Con George Gershwin e gli altri big americani

Con George Gershwin e gli altri big americani Frank Cramer per la stagione sinfonica della Rai Con George Gershwin e gli altri big americani TORINO. Il folto pubblico convenuto sere fa all'Auditorium della Rai ha mostrato di gradire oltre ogni previsione il brillante concerto di musiche americane che il direttore artistico uscente, Enzo Restagno, ha voluto inserire nel programma della stagione sinfonica. L'età del jazz ha influenzato, come è noto, la musica colta, e proprio ai fini di illustrare questo connubio sembrava impaginato il concerto, diretto con spirito, gusto e brillante scioltezza dal giovane Frank Cramer, un tedesco di formazione rigorosa che rivela una particolare predisposizione per il jazz sinfonico, il music-hall, ì ritmi della musica leggera. Al centro del programma troneggiava, letteralmente, un testo classico: la «Rapsodia in blue» per pianoforte e orchestra di Gershwin nell'altrettanto classica orchestrazione di Grofé. Il pianista Noel Lee l'ha suonata con molta naturalezza, facendosi perdonare qualche imprecisione ampiamente compensata dt una sicurezza intuitiva nel cògliere lo spirito di questa mùsica, il suo divagare leggero, \t brillantezza delle idee melodiche e l'eterno, sorridente ritorno del tema principale. La «Rapsodia» di Gershwm era circondata da altri pezji atti a disegnare in modo esauriente il panorama di questa stagione artistica d'Americì: la «Grand Canyon Suite» Grofé, il «Concerto» per pianoforte di Copland, e, infine, ufli selezione da «Show Boat» Kern, lavoro pieno di canzo memorabili che Kathryn Mi gestro, Marilyn Bennet, Celi ste Barrett, Jean van'Ree, Ji se Coston hanno eseguito ctp slancio e innata affinità di gu sto. Applausi per l'orchestri con il suo clarinettista Miche le Carulli, brillantemente irò pegnato in Gershwin, e il co|< diretto da Dario Tabbià Ip. gal.

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