Macchia: i miei libri, l'amore

Macchia: i miei libri, l'amore Il Balzan allo studioso che compie 80 anni: una pagina in anteprima Macchia: i miei libri, l'amore Nella città dell'arte tra le rovine f\\ ROMA 11 GGI Giovanni Macchia ■ ■compie 80 anni, nello ■ ■stesso giorno in cui gli _iZJ viene consegnato il prestigioso Premio internazionale Balzan presso la sede dell'Accademia dei Lincei. «In un'opera magistrale di storico e di critico scrive Jean Starobinski nella motivazione - ha saputo conciliare il rigore del sapere, un sottile talento psicologico e un'arte di scrittore grazie alla quale l'ardo- re della ricerca e della scoperta si è trasformata per un vasto pubblico nel piacere della lettura...». Il nostro grande interprete della letteratura francese, il cui vagabondaggio intellettuale ha toccato l'arte figurativa, la musica, il teatro, è nato a Trani il 18 novembre 1912. Ha festeggiato sabato il compleanno, con gli amici e gli allievi più assidui: «Tutti questi anni me li sento addosso, eccome. E mi meraviglio di come siano passati così presto». Una festa in famiglia. «Dentro di me non sono cambiato. Sono tendenzialmente pessimista ma credo nella forza della ragione. Nella vita, ho privilegiato la libertà, il senso della giustizia e l'amicizia, oltre all'amore naturalmente» ha aggiunto guardando con tenerezza «Donna Carla», la moglie. E a chi gli ha chiesto se si senta più «maestro» o più scrittore, ha risposto: «Non c'è differenza. Come intellettuale, ho sposato la causa della cultura e della mora¬ lità contro l'ordine esteriore. E' questo il senso del mio insegnamento...». Oggi arriveranno numerosi allievi per testimoniargli gratitudine. Ma ci saranno anche iniziative editoriali. In Francia, nella collana Les Essais di Gallimard, sta per uscire L'ange de la nuit che raccoglie i suoi studi proustiani, mentre da noi Adelphi annuncia per gennaio II teatro dei sentimenti, un'antologia personale. Attraverso le varie temati- che - dalla malinconia al silenzio, dai fantasmi agli incubi - e attraverso le forme del saggio, del racconto e del testo teatrale, Macchia ricostruisce una città dell'arte fatta di progetti, edifici che resistono e rovine; e delinea anche la sua idea di critica. Dal capitolo autobiografico che completa il volume è tratto il brano medito che pubblichiamo qui sotto. Paola Decina Lombardi

Persone citate: Donna Carla, Giovanni Macchia, Jean Starobinski, Macchia, Paola Decina Lombardi

Luoghi citati: Francia, Roma, Trani