«Nozze di Cana» sfregiate? Scandalo a Parigi di Gabriella Bosco

«Nozze di Cana» sfregiate? Scandalo a Parigi Polemiche sul capolavoro del Veronese restaurato: insorgono 160 esperti, il Louvre si difende «Nozze di Cana» sfregiate? Scandalo a Parigi Accanto a 5 tagli, c'è anche un mantello rosso diventato verde PARIGI INQUE squarci rappezzati e un mantello rosso diventato verde. Tanto è costato il restauro delle Nozze di Cana di Veronese, realizzato dal Louvre. Ben più dei 7 niilioni di franchi (ebrea 1 miliardo 800 mUioni di lire) offerti dall'Ici (gigante della chimica presente in Italia con una grossa filiale, prima finanziatrice). In mostra da ieri. ! Il <muovo» quadro è al centro di uno scandalo clamoroso. Anzi, di due scandali. Da un lato ci sono i cinque sfregi, malaugurato incidente di cui 1 équipe del Louvre è responsabile, ma involontaria e (parzialmente) contrita. Dall'altro le «correzioni», frutto di precisa scelta, arbitraria e opi- nabile. L'attacco è sferrato dai 160 membri dell'Associazione per la protezione dell'integrità artistica, Jean Bazaine in testa. E' il fuoco alle polveri. Ieri l'International Herald Tribune titolava «Nozze di Cana: restaurato o sfigurato?». Sull'incidente del 3 giugno, c'è poco da discutere. A lavori ultimati, il quadro - che nel giugno '89 era stato «avanzato» di due metri per la radiografia - è stato urtato ed è caduto sull'impalcatura dei restauratori. «A occhio nudo, non si vede più nulla», ci dice Annick Lautraite, chrettrice del servizio restauri dei musei di Francia. «Per vedere i danni, bisogna portarsi sotto la tela». Il più grave è il taglio che ha subito il gatto in basso a destra: il più difficile da riparare. Gli altri quattro sono lineari. Il più piccolo, 20 centimetri, è sul personaggio a destra con abito a righe; ancora a destra, l'uomo che versa l'acqua dall'anfora ne porta uno di 60 centimetri. A sinistra, un quarto taglio attraversa la fronte della sposa e il quinto, di circa mezzo metro e obliquo, si colloca tra le due bocce di marmo della balaustrata. «Era impossibile rintelare il quadro», dice Annick Lautraite (circa 70 metri quadri di superficie, Le Nozze di Cana fu rintelato l'ultima volta a metà del secolo scorso). «Avrebbe significato gettare via i due anni di lavoro, l'intero restauro. GU squarci sono stati riparati dal retro, posando il quadro a terra, in tempo record, due mesi ebrea». L'equipe si dispiace che l'incidente si sia prodotto dopo che il quadro era giunto incolume dall'Italia con le truppe di Napoleone. «Ma fatti di questo tipo fanno parte della vita di un'opera d'arte», dicono i responsabili. Tutt'altro discorso per le «correzioni», che gli specialisti del Louvre chiamano «scoperte»: ritengono che Le Nozze di Cana siano oggi non solo restaurate, bensì ((restituite» al pubblico. Punto focale della polemica è il mantello del notabile in basso a sinistra, di fronte agli sposi. I restauratori hanno scoperto che il rosso-marrone cui eravamo abituati era uno strato di colore sovrapposto al verde originale. Opera di mi artista a loro avviso maldestro: il rosso debordava dai contorni della fig. ra; era molto meno brillante e del tutto disomogeneo rispetto agli altri colori, in particolare agb altri rossi. Il verde è riemerso da alleggerimenti successivi. Dopo vari sondaggi in punti diversi del mantello, l'equipe ha deciso di asportare per intero lo strato rosso. Obiettano i critici: è certo che non si trattasse di un intervento del Veronese stesso? La prima copia del quadro eseguita nel 1607 (Veronese era morto nel 1588) ha il mantello rosso, dicono. E analoghe proteste sollevano sulla ((pulitura» generale che sarebbe esagerata. Per l'equipe del Louvre, al contrario, è stata eseguita «con moderazione». Gabriella Bosco Particolare da «Le nozze di Cana» di Paolo Veronese. Il Louvre ne ha realizzato il restauro, ma è già scoppiato lo scandalo

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