Un colpo alla nuova mafia
Un colpo alla nuova mafia Centocinquanta arresti, coinvolti i parlamentari Coco e Maira (de), Occhipinti (psdi) Un colpo alla nuova mafia Buscetta: così non hanno voluto salvare Moro ROMA. La mafia incassa un altro duro colpo. Un blitz è scattato tra la notte e l'alba di ieri in Sicilia. Il bilancio: oltre duecento tra ordini di arresto e avvisi di garanzia. Coinvolti anche tre parlamentari: Coco e Maira della de, Gianfranco Occhipinti del psdi. Pei' Coco si parla di scambio di voti con alcuni elementi sospetti. Quella di ieri è stata chiamata «operazione Leopardo»: sono state attaccate tutte le cosche di Caltanissetta ed Enna e alcune di Agrigento, dopo le rivelazioni dei pentiti Leonardo Messina, 45 anni di San Cataldo, e Paolo Severino, uno spacciatore di droga di 25 anni, di Enna. 77 gli arrestati e 45 i latitanti, 81 le notifiche in varie carceri a presunti boss già detenuti per altre cause e comunque sempre per attività mafiose. Fra i politici inquisiti e non rintracciati ci sono il penalista Alfredo Bevilacqua, consigliere provinciale de di Enna e primo dei non eletti alle ultime elezioni regionali, indicato come il boss di Pietraperzia; l'ex vicesindaco psi di Caltanissetta Giovanni Orlando impiegato al¬ le Ferrovie. Sono stati incriminati in blocco i grandi latitanti della mafia: da Totò Riina a Benedetto Santapaola a Bernardo Provenzano e quelli arrestati di recente, primo fra tutti Giuseppe Madonia. Sono in carcere anche alcuni imprenditori edili come Michele Bonsignore, Francesco Cosentino, Santo Angilello, Michele Piancucci e Antonino Turiano. ' Intanto, le rivelazioni di Tommaso Buscetta alla commissione parlamentare Antimafia hanno fatto esplodere un nuovo caso. Secondo Buscetta «qualcuno» non volle salvare Moro. Buscetta ha raccontato di essere stato sollecitato ad intervenire: «Dovevo incontrare un esponente delle Br in carcere, ma qualcuno me lo impedì». Ma due dei capi brigatisti dell'epoca del sequestro Moro, Franco Bonisoli e Lauro Azzolini, bollano Buscetta come bugiardo. «Credo che si sia inventato tutto», dice il primo. «Sono tutte fandonie», aggiunge Azzolini che per un periodo fu rinchiuso nello stesso carcere del pentito. SERVIZI ALLE PAGINE 2.3E4
Luoghi citati: Agrigento, Caltanissetta, Enna, Pietraperzia, Roma, San Cataldo, Sicilia
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