«Carlo è pronto a rinunciare al trono» di Paolo Patruno

«Carlo è pronto a rinunciare al trono» MONARCHIA BRITANNICA Gli succederebbe il figlio William, che oggi ha dieci anni, ma Elisabetta è contraria «Carlo è pronto a rinunciare al trono» Tempesta di voci, imminente la separazione da Diana LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Una tempesta di voci incontrollabili ha investito con rinnovato impeto la famiglia reale inglese. Carlo vuole rinunciare al trono a favore del figlio primogenito William, di 10 anni, titolano a sensazione i «tabloid» popolari che registrano con minor evidenza la riluttanza della regina a precipitare la Casata di Windsor in una crisi comparabile a quella innescata nel '36 dall'abdicazione del prozio di Carlo, Edoardo VIII, innamoratosi pazzamente dell'americana Wallie Simpson. E ancora: Carlo non vuol rinunciare a Camilla, 1'«amica del cuore» sua coetanea, sposata e madre di due figli, e con Diana ha ormai rotto i ponti. Tanto che gli avvocati stanno accordandosi su una separazione di fatto, salvando solo un'unione di facciata. Infine un tocco di mistero: i servizi di spionaggio, l'«MI-5» e l'antiterrorismo hanno «sorvegliato» per anni, a sua insaputa, gli incontri clandestini del principe con l'amica, in accoglienti rifugi messi a disposizione da compiacenti amici. Spiati naturalmente solo per ragioni di sicurezza. Fin quando, tutta la storia, con le intercettazioni delle loro telefonate amorose, è misteriosamente finita in questi giorni sulle prime pagine di tutti i giornali. Il lettore inglese, fedele suddito di Sua Graziosa Maestà, è sconcertato ma anche un po' divertito da questo clima alla «Dynasty», fiorito attorno alle vicende di Casa reale. E non sa a quali voci dar credito, a chi credere fra gli amici di «lui» e di «lei» che spargono velenose indiscrezioni per dimostrare la pro- pria lealtà. Con il risultato che la stampa amplifica queste voci, contrabbandandole per verità. E' diffìcile, anzi impossibile metter ordine in questo marasma di indiscrezioni. Da domenica la stampa scandalistica dell'editore australiano Ruper Murdoch (di simpatie repubbhcane) batte la grancassa sulla prossima rinuncia di Carlo ai diritti sul trono. Prima «News of the World», poi il «Sun» hanno lanciato il sasso della rinuncia del principe ai diritti dinastici a favore di William, che potrebbe salire al trono, alla scomparsa della nonna, sotto l'eventuale reggenza della zia Anna o dello zio Andrea. Ma sempre le stesse fonti hanno dovuto registrare anche la dura opposizione della regina a questa ipotesi, che ha fatto precipitare le quotazioni dei bookmakers che puntavano sulla rinuncia di Carlo. Elisabetta, infatti, preferisce salvare il matrimonio di facciata tra Carlo e Diana per evitare alla «ditta», così la regina definisce scherzosamente la famiglia reale, il rischio di una gravissima crisi. Così - ha raccontato Andrew Morton, diventato milionario grazie alla «Biografia segreta di Diana» - gli avvocati delle due parti hanno già raggiunto un compromesso. Carlo e Diana vivranno in residenze diverse, ognuno con la propria piccola corte. Lui, come predilige, in campagna ad Higrove, lei a Londra, a Kensington Palace. Si riuniranno solo per le visite di Stato. E i figli? William e Harry vivono già in collegio e vedranno i genitori, che si riuniranno apposta, solo nei weekend o per le vacanze. Cresceranno fra i tutori di scuola e la severità della Casata di Windsor, senza l'affetto e il calore della famiglia. E per il resto? Rimane incerto lo sbocco della love story tra Carlo e Camilla Parker Bowless, moglie di un amico del principe e sua «vecchia fiamma» da ragazza. Secondo alcuni tabloid, la signora si sarebbe resa finalmente conto, dopo una decina d'anni di incontri clandestini con l'erede al trono, del dolore che ha arrecato al marito Andrea. Avrebbe perciò deciso di troncare la troppo «chiacchierata amicizia». Si smorzerebbe così anche quel sapore di scandalo che ammorba la vita di Carlo e mette a rischio l'avvenire della casa regnante. La speranza è che anche questa crisi, dopo le rotture matrimoniali di Margaret, Anna e Andrea, venga riassorbita e un salutare silenzio avvolga la vita privata di Carlo e Diana, due personaggi «complessi e compassionevoli» come scrive l'ex direttore del «Times», William Rees-Mogg, «che hanno bisogno della comprensione della gente». Perché, questa è la sua tesi, Carlo ha avuto un'infanzia resa infelice dalla durezza dell'educazione paterna e Diana ha risentito del divorzio dei genitori. Lui è rimasto ultrasensibile, quasi «sacerdotale». Lei si è temprata nel carattere. «Ma non c'è ragione - conclude l'autorevole commentatore - perché Carlo non possa essere un buon re». Paolo Patruno «I servizi segreti spiarono il principe e l'amante Camilla» Lady Diana con Paul McCartney e la moglie Linda durante il suo ultimo viaggio in Francia (FOTO AP]

Persone citate: Andrew Morton, Camilla Parker Bowless, Diana, Edoardo Viii, Murdoch, Paul Mccartney, William Rees-mogg, Windsor

Luoghi citati: Francia, Higrove, Londra