Diritto d'asilo, l'Spd accetta le restrizioni
Diritto d'asilo, l'Spd accetta le restrizioniAl congresso evitata la frattura nel partito Diritto d'asilo, l'Spd accetta le restrizioni BONN NOSTRO SERVIZIO E' una Spd rinvigorita quella che appare al congresso straordinario di Bonn. Dopo mesi di discussioni interne sulla necessità di modificare la Costituzione per quanto riguarda il diritto di asilo e la possibilità di partecipare alle missioni Onu, i socialdemocratici hanno ritrovato l'unità attorno al loro segretario, Bjoern Engholm. Con un discorso combattivo, il generalmente titubante Engholm, che quasi controvoglia aveva accettato di essere nominato candidato della Spd per la corsa alla Cancelleria nel 1994, ha presentato un nuovo orientamento politico e la seria intenzione del partito di ritornare al governo dopo 10 anni di opposizione. «Voghamo governare questo Paese», ha detto Engholm interrotto 60 volte dagli applausi dei 450 delegati, «perché questo Paese si merita un governo migliore per il futuro». Engholm, che era stato accusato dalla sinistra del partito di cedere alla pressione degli estremisti di destra, ha giustificato la sua posizione: «Ascoltare le richieste del popolo, non vuol dire essere populista». La temuta rottura tra la base, che preferisce attenersi alla tradizionale posizione socialdemocratica di apertura delle frontiere e la leadership del partito che ha deciso di inaugurare una nuova rotta, dando il suo benestare a una modifica in senso restrittivo del diritto di asilo, non ha avuto luogo. «L'individuahtà del diritto di asilo non deve essere messa in discussione», dice la nuova filosofia socialdemocratica, però la Costituzione tedesca che sancisce il diritto d'asilo a ogni perseguitato per politica, razza o religione, deve essere intesa ai sensi della Convenzione di Ginevra sui profughi. Le persone che provengono da Stati nei quali non vi è persecuzione dovranno essere sottoposte ad una procedura accelerata, così come coloro già respinti da un altro Paese della Cee. Francesca Ped razzi
Persone citate: Bjoern Engholm, Engholm, Francesca Ped
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