«Naziskin fuorilegge in Germania» di Emanuele Novazio

«Naziskin fuorilegge in Germania» I socialdemocratici a congresso per una riforma che limiti il diritto d'asilo «Naziskin fuorilegge in Germania» II ministro Seiters propone pene più severe BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Gruppi neonazisti fuorilegge, chiede il ministro degli Interni Seiters. Pene più severe per chi esibirà i simboli del regime hitleriano. Leggi più dure per impedire l'immediata rimessa in libertà di chi ha compiuto aggressioni xenofobe. Mentre il partito socialdemocratico si riunisce a congresso, oggi e domani, per approvare la riforma in senso restrittivo del diritto d'asilo e limitare il flusso di immigrati clandestini, il governo mostra di voler mutare radicalmente strategia nei confronti dell'estrema destra. Sono due svolte, che testimoniano l'urgenza e la gravità del problema al centro del dibattito politico: la minaccia della destra radicale, pronta a sfruttare i malumori della popolazione di fronte a un flusso di profughi - nella maggior parte non politici ma «economici» - non più sopportabile, ormai, a causa dei suoi costi economici e sociali. Per i socialdemocratici quello di oggi e domani sarà il congresso del grande compromesso. Per Bjoern Engholrn, che fino all'estate è stato accanito oppositore della riforma del diritto d'asilo, il congresso straordinario dell'Spd che si apre oggi a Bonn sarà la prova della verità: anche se è scontato che la maggioranza degli ol- tre quattrocento delegati approverà le sue proposte, il partito uscirà diviso dalla prova, e non mancheranno i risentimenti, le polemiche, la collera dei militanti, già emersa alla dimostrazione contro il razzismo di sabato scorso a Bonn e nei congressi regionali del partito. La proposta Engholm prevede, nella sostanza, la conservazione del diritto individuale d'asilo. La frase della Costituzione che all'articolo 16° lo garantisce («il diritto d'asilo a ogni perseguitato») è considerata intoccabile. Ma il grande tabù cadrà, la Costituzione sarà modificata: il compromes¬ so prevede infatti un rinvio alla «Convenzione di Ginevra sui rifugiati». Fra le conseguenze: un «asylanten» che già è stato respinto da un altro Paese aderente alla Convenzione, l'Italia per esempio, non potrà pretendere una riconsiderazione del suo caso. L'Spd chiede inoltre una serie di iniziative per snellire l'esame delle richieste d'asilo, che adesso possono durare fino a tre anni. Anche se resta da vedere in quali termini i socialdemocratici accetteranno la modifica della Costituzione - per la quale l'Spd è indispensabile, dal momento che controlla il 33,5 per cento dei voti al Bundestag - la strada imboccata da Engholm su questo tema è quella dell'intesa con la coalizione di governo guidata da Helmut Kohl. Il leader socialdemocratico non aveva scelta: la «svolta a destra» che l'ala sinistra del partito gli rimprovera con asprezza, accusandolo di «populismo», è stata imposta dai segnali che arrivano dal Paese: malcontento della popolazione, crescita inarrestabile del numero di profughi (che nel '92 saranno oltre 400 mila, con un balzo dell'80 per cento rispetto all'anno scorso), aumento della violenza neonazista. Un tema, quest'ultimo, che si ripropone quasi giornalmente e che ha spinto il ministro degli Interni Rudolf Seiters ad avanzare le nuove proposte: per contenere la spinta dell'estrema destra e per «dare al Paese un chiaro segnale politico». Sono allo studio del governo, ha dichiarato Seiters in una intervista, il bando per tutte le associazioni di estrema destra e un rafforzamento della legislazione nei loro confronti. I primi segni di questa nuova disposizione li si è visti ieri, giorno commemorativo delle vittime delle due guerre mondiali: a differenza degli anni scorsi, la polizia ha vietato due manifestazioni neonaziste. A Halbe, pochi chilometri a Sud di Berlino, nell'ex Ddr, la presenza di 1500 agenti ha impedito una riunione di giovani estremisti nel cimitero dove riposano 40 mila soldati, caduti nell'aprile del 1945 durante una delle ultime grandi battaglie che videro impegnata la Wehrmacht. La cittadina - che nel passato era luogo abituale di grandi raduni dell'estrema destra - è stata stretta in un vero e proprio assedio dalla polizia; per tutto il giorno hanno potuto entrare soltanto gli abitanti. Stesso divieto ad Amburgo, dove diciotto giovani in divisa nera sono stati fermati mentre si preparavano a sfilare verso un memoriale di guerra. Emanuele Novazio

Persone citate: Bjoern Engholrn, Engholm, Helmut Kohl, Rudolf Seiters, Seiters

Luoghi citati: Amburgo, Berlino, Bonn, Ddr, Germania, Ginevra, Halbe, Italia