MA L'ONU CHIUDE GLI OCCHI di Domenico Quirico

MA L'ONU CHIUDE GLI OCCHI MA L'ONU CHIUDE GLI OCCHI TRA le rovine di Mogadiscio l'andirivieni delle star sta diventando frenetico: i prossimi arrivi segnalati riguardano Sofia Loren, arruolata nella «task force» dei divi Unicef, e la top model Iman, somala di successo che ha offerto il suo volto da copertina per stimolare la carità natalizia a favore di una organizzazione umanitaria britannica. A Merca, crocevia dell'orrore dove predoni con bandiera fondamentalista prelevano il dieci per cento degli aiuti umanitari come tangente, era annunciata la visita di Sophie Marceau; ma si mormora sia una falsa notizia messa in giro dai francesi, piccati di essere sorpassati nella grandeur della carità hollywoodiana. Per milioni di somali aggrappati, per sopravvivere, alla zoppicante aritmetica dei (pochi) voli con cibo e medicinali, rinchiusi nell'inferno dei campi profughi in Kenya e in Etiopia, o alla deriva nell'Oceano, non sono davvero grandi notizie. A sfregarsi le mani sono soltanto i giannizzeri con kalashnikov al servizio dei signori della guerra: per garan¬ tire «sicurezza» a questi illustri visitatori, indispensabili perché il mondo non dimentichi le miserie dell'ex terra delle spezie e dell'oro, ci vorranno scorte annate che bisognerà pagare profumatamente. Il gran movimento di reporter, giornalisti, troupe televisive, funzionari piccoli, medi e grandi della burocrazia dell'assistenza ha già provocato un brusco lievitare delle tariffe: ad agosto con duecento dollari si affittava una jeep con annessi guerrieri, oggi ne occorrono il doppio. Forse è per evitare queste spese che una stazione televisiva americana ha installato uno studio di fortuna in un ospedale della capitale, archivio sempre disponibile di immagini-choc con cui alimentare l'orrore planetario. Quella somala è una tragedia a scatole cinesi dove non si riesce mai a scoperchiare l'ultimo elemento, e l'orrore, moltiplicandosi, annulla anche l'anestetico dell'abitudine, della normalità. Il coordinatore degli aiuti americani ha appena calcolato in 350 mila i bambini uccisi dall'apocalisse del Corno d'Africa, e già bisogna aggiungere alle cifre di una generazione perduta le piccole vittime della nave dei disperati. Intanto le Nazioni Unite sfogliano, vergognosamente impotenti, queste pagina sanguinosa del nuovo disordine internazionale. Delle potenti armate che punirono Saddam in Somalia non sono arrivati che cinquecento terrorizzati fantaccini pachistani. Si sono trincerati vicino all'aeroporto e, pare, vendono le armi per non essere massacrati dalla bande dei signori della guerra. Da sei mesi l'Onu, notaio della legalità del mondo, non riesce a disarmare un pugno di predoni mal armati che tengono in ostaggio cinque milioni di persone e gestiscono, avidi e indifferenti, un atroce business di morte. Accetta la vergognosa complicità di pagare «il pizzo» ai capi tribali perché, bontà loro, lascino filtrare un poco di cibo. La spiegazione? E' semplice: per gli Stati Uniti cinque milioni di somali non valgono un solo marine. Domenico Quirico

Persone citate: Sofia Loren, Sophie Marceau

Luoghi citati: Etiopia, Kenya, Merca, Mogadiscio, Somalia, Stati Uniti