Comune, sabato nero per il governissimo

Comune, sabato nero per il governissimo I partiti litigano su sindaco e assessori Comune, sabato nero per il governissimo Sabato nero per il governissimo: il vertice si è concluso alle 20, dopo tre ore di inutile confronto sul nome del sindaco, anzi sul fatto che la de non aveva indicato il proprio candidato, mentre psi e pds avevano designato rispettivamente Marzano e Carpanini. «Siamo ad un passo dalla rottura» ha ammesso il segretario della quercia, Sergio Chiamparino. E le facce scure delle delegazioni de e psi ne sono state indiretta conferma. Chiamparino poco prima aveva scatenato le «ire» del capogruppo della de Porcellana, il quale rivolto agli ex comunisti aveva detto: «Se credono di continuare così hanno davvero sbagliato indirizzo». L'indirizzo sbagliato, a giudizio dei de, è la «pretesa» che lo scudocrociato fornisca il suo nome prima che la candidatura sia passata al vaglio degli organi di partito: in primo luogo la delegazione, poi il gruppo consiliare. Ma, prima di portare in gruppo la proposta di sindaco, i democristiani vorrebbero sapere quanti posti avranno in giunta, sia che la guida sia loro sia che vada ad altri partiti. E su questo punto il pds va all'attacco: «La de non può interrompere la trattativa per i propri problemi interni. Non intendiamo fare una maggioranza con chi continua ad usare il manuale Cancelli, ossia il bilancino per equlibrare le presenze in giunta». Il problema, ossia l'impasse «determinata dalla de», sarà discusso stamane dall'esecutivo del pds. «Di fronte all'irrigidimento democristiano - anticipa Chiamparino - lanceremo un nuovo appello al pri, gli chiederemo un nuovo incontro». Il segretario trova d'accordo il socialista Garesio: «Chiederò un confronto ai repubblicani. Il capitolo laici non è chiuso». Sempre lunedì si riunirà la delegazione scudocrociata per rendere ufficiale un candidato «che già tutti conoscono» dice Porcellana aggiungendo: «Possibile che non riescano a capire che ogni partito ha le proprie regole?». Ma c'è un altro motivo di dissenso. I socialisti insistono perché la più importante anticipazione del piano regolatore, cioè la spina centrale, sia approvata nel giro di pochi mesi. Dice Garesio: «Il pds ci è venuto a dire che non è d'accordo, che vorrebbe rinviarla. Sia chiaro: un programma con questa clausola io non lo firmerò». Prima delle polemiche, gli uomini del governissimo avevano continuato gli incontri con la società civile, ma non con l'Unione industriale che, da lunedì, vedrà i singoli partiti a tavoli separati. In mattinata c'è stata pure una conferenza stampa di Raffaele Giangrande per spiegare che il suo gruppo appoggerà la giunta, collocandosi nell'area socialista del ministro Martelli. Ne fanno parte oltre al consigliere comunale Piccolo sette amministratori delle circoscrizioni usciti dal psdi. Franco Pizzetti, vice sindaco de nella giunta dimissionaria Domenico Carpanini capogruppo pds Marziano Marzano assessore psi alla Cultura