Scontri e cariche via Po paralizzata

Scontri e cariche, via Po paralizzata Tensione in centro, traffico due ore in tilt per un corteo di punk ed anarchici Scontri e cariche, via Po paralizzata Arrestati 6 giovani: erano giunti da altre città Pomeriggio di tensione, di scontri e di paralisi del traffico in centro dopo il corteo dei punk e degli anarchici. E via Po bloccata due ore per un sit-in di dimostranti, come protesta a una carica della polizia. Solo alle 19,20 la strada è stata riaperta dopo estenuanti trattative. Sei giovani (nessuno è torinese) arrestati per violenza aggravata. L'unico degli ammanettati di cui si conosce il nome è Alfredo Caspito, 25 anni, abitante a Pescara, renitente alla leva e già arrestato nel febbraio scorso a Bologna durante lo sgombero di alloggi occupati. Gli altri sono di Cuneo, Trieste, Milano, Udine e Grugliasco. Un torinese fermato è stato rilasciato. Alle 14,30 il corteo autorizzato di circa 500 giovani è partito da Porta Palazzo. I manifestanti (punk, anarchici, Collettivi del Barocchio e di El Paso, e altri) hanno proseguito per Borgo Dora, Piazza Castello, via Lagrange. Obiettivo piazza Carlo Alberto: protestavano contro l'amministrazione provinciale. perché non concede il palazzo del Barocchio a Grugliasco, già occupato più volte. Lungo il tragitto la manifestazione, seguita dalle forze dell'ordine, si è svolta regolarmente. Durante il percorso slogan, striscioni e candelotti fumogeni colorati. I guai sono scoppiati verso le 17, dopo lo scioglimento del corteo, tra via Po e via Carlo Alberto. Le versioni sono contrastanti. Da una tabaccheria è uscito di corsa uno dei dimostranti, agenti in borghese della Digos lo hanno fermato per identificarlo. Il giovane ha consegnato la carta d'identità. Però alcuni manifestanti hanno cominciato a protestare e hanno circondato i poliziotti. Subito è scattato il nervosismo reciproco: sono partiti i primi slogan, sono comparsi i manganelli. Sono accorsi altri dimostranti a decine. Sotto i portici si sono sentite urla e gri¬ da. «Era come il '68 - ha raccontato una commerciante - abbiamo abbassato le saracinesche. Abbiamo temuto per le nostre vetrine». Improvvisamente da piazza Castello e via Carlo Alberto sono intervenuti alcuni reparti in assetto antiguerriglia, che hanno stretto d'assedio i portici. Gran rotear di manganelli con resistenza degli anarchici, alcuni muniti di bastoni. Una battaglia di 15 minuti, nella quale ci sono stati anche passanti travolti e contusi. I 7 fermati sono stati portati in questura, allora altri giovani hanno bloccato via Po urlando: «Polizia assassina; compagni liberi, chiediamo democrazia ci mandano la polizia». Il braccio di ferro fra le forze dell'ordine e i dimostranti è durato un'ora e 20 minuti. Fino a quando due giovani hanno raggiunto la questura e ottenuto notizie degli arrestati. Al «Festival cinema giovani», al cine Massimo, alcuni dimostranti hanno raccontato gli scontri chiedendo solidarietà. [g. dol.] Forze dell'ordine e dimostranti durante una pausa dei disordini in via Po