Ustica, «assolta» la Saratoga
Ustica, «assolta» la Saratoga Ustica, «assolta» la Saratoga Conferma dopo 11 anni: la portaerei era a Napoli ROMA DALLA REDAZIONE «Saratoga» sempre nel mirino. Il mistero sul brogliaccio della Capitaneria di porto di Napoli è stato solo parzialmente risolto dai magistrati che indagano su Ustica e i movimenti della portaerei continuano a suscitare interrogativi. La trasferta dei magistrati a Napoli questa settimana è comunque servila a chiarire alcuni aspetti importanti: il brogliaccio non è stato «alterato», come alcune indiscrezioni avevano fatto pensare in un primo tempo. Ma rimangono oscure le circostanze in cui i movimenti della «Saratoga» furono annotati. Dal brogliaccio originale della Capitaneria risultava infatti che la «Saratoga» era entrata nel porto di Napoli il 23 giugno del 1980, cioè quattro giorni prima della strage, ed era rientrata il 18 luglio, senza che vi fosse traccia della sua uscita. Soltanto nel luglio del 1991, cioè undici anni dopo la strage, fu annotato da qualcuno sul brogliaccio che la Saratoga aveva effettivamente lasciato la rada di Napoli, dopo il 27 giugno del 1980. A fare quell'annotazione fu Raffaello Vezzi, uno dei cinque ufficiali ascoltati questa settimana a Napoli dal giudice Rosario Priore e dai pm Giovanni Salvi e Vincenzo Roselli. Secondo indiscrezioni, sembra che le risposte di Vezzi e gli altri abbiano convinto i magistrati che la «Saratoga» si trovava nella fonda di Napoli la notte della strage, come l'ambasciata Usa a Roma e il Pentagono hanno sempre sostenuto. Ma rimane ancora da chiarire come mai l'uscita da Napoli non figurava sul brogliaccio originale, come mai Vezzi abbia deciso di compilarlo undici anni dopo, e sulla base di quali dati fissò la data d'uscita. Questi interrogativi si aggiungono a quelli sollevati da un'inchiesta della rete americana Cbs e che riguardano il giornale di bordo della «Saratoga». Le annotazioni relative ai cinque turni di guardia durante le ore a cavallo della tragedia sono scritte dalla stessa mano. Come mai? Il Pentagono ha già risposto che per una questione di leggibilità le annotazioni dei cinque ufficiali di guardia furono ricopiate. Ma questa spiegazione non convince i periti di parte civile, che rivolgeranno al giudice Priore una serie di quesiti relativi alla portaerei «Saratoga». Le risposte del Pentagono non convincono neppure il presidente della commissione Difesa della Camera, il de Ga¬ stone Savio. Ieri ha fatto sapere che la commissione terrà presto delle audizioni su Ustica. Savio auspica che il futuro presidente Bill Clinton «si faccia carico dei pesanti interrogtivi che gravano sul possibile ruolo di velivoli americani e dica senza reticenze se c'è stato un coinvolgimento Usa nei cieli di Ustica». Nel frattempo sulla vicenda Ustica è tornato anche Francesco Cossiga. Chiamato in causa in un commento apparso su la Repubblica, l'ex Presidente della Repubblica replica: «Senza l'iniziativa di un gruppo di eminenti senatori da me immediatamente recepita, senza il mio costante, pressante e preciso interessamento, senza il consenso e l'attività del governo presieduto dall'onorevole Bettino Craxi, il caso Ustica non si sarebbe mai riaperto».
Persone citate: Bettino Craxi, Bill Clinton, Francesco Cossiga, Giovanni Salvi, Priore, Raffaello Vezzi, Rosario Priore, Vezzi, Vincenzo Roselli
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