Csm, top secret sui nomi dei «fratelli» di Valerio Zanone

Csm, top secret sui nomi dei «fratelli» Galloni: non abbiamo nessun obbligo di rendere note le liste. Valerio Zanone: sono massone, e allora? Csm, top secret sui nomi dei «fratelli» Conso dissente: le logge devono essere trasparenti SENIGALLIA. «Ho esercitato un diritto costituzionale del Csm che è quello di conoscere il nome dei magistrati iscritti alle logge coperte o non coperte». E' quanto ha dichiarato il vicepresidente del Csm, Giovanni Galloni, al convegno dei giudici a Senigallia, in merito alla richiesta avanzata dalla componente più numerosa della massoneria, quella di Palazzo Giustiniani, che ha chiesto al Capo dello Stato il suo intervento per impedire al Csm di entrare in possesso degli elenchi con i nominativi dei giudici iscritti alle logge. Per questa componente tale delibera lederebbe infatti il diritto alla libera associazione. Galloni ha precisato che «l'iniziativa non intende demonizzare nessuno come non sono demonizzati i partiti politici ai quali è vietata la partecipazione dei magistrati» ed ha affermato che il Csm «non ha alcuna intenzione, una volta ottenutele, di rendere note le Uste». Ma è opportuno che i magistrati siano iscritti ad una loggia massonica scoperta? L'interrogativo, data per scontata l'illegalità di un'affiliazione a logge segrete, ha trovato risposte diverse fra i magistrati riuniti a Senigallia. Per il procuratore Capo di Milano Saverio Borrelli, che coordina il pool dei magistrati antitangenti, dall'iscrizione ad ima loggia regolare «non può derivare una presunzione assoluta di indegnità». Borrelli ha anche detto che «è da dimostrare che la massoneria abbia legami con la malavita organizzata». Di parere opposto Alessandro discuoio, ex presidente dell'Associazione nazionale magistrati e ora membro del Csm, il quale, parafrasando Pertini, ha detto: «Il giudice deve sembrare imparziale e non solo esserlo. Non è dato capire dove finisce la fedeltà allo Stato e dove comincia quella alla massoneria. Non si tratta di demonizzare questa organizzazione, ma da indagini penali e atti parlamentari sono emersi preoccupanti elementi di continuità fra malavita organizzata e massoneria». Per il presidente emerito della Corte Costituzionale Giovanni Conso «la questione è molto semplice: in Italia le associazioni segrete sono proibite. Nella massoneria ci sono logge coperte e logge scoperte. Le prime sono illegali, le seconde, in quanto scoperte, non possono non essere trasparenti. Quindi, tutti hanno il diritto di conoscere i nomi degli iscritti. Appartenere ad un'associazione trasparente è come essere iscritti al Rotary, al Lions o a una associazione sportiva, purché tutto avvenga alla luce del sole». Con l'operazione trasparenza è d'accordo Valerio Zanone. «Sì, sono massone. E allora, che male c'è?», ha dichiarato il presidente pli a Panorama. Ir. int.] Giovanni Conso

Persone citate: Borrelli, Conso, Galloni, Giovanni Conso, Giovanni Galloni, Giustiniani, Pertini, Saverio Borrelli, Valerio Zanone

Luoghi citati: Italia, Milano, Senigallia