Turbo-bici da 100 orari ma costerà otto milioni

Turbo-bici da 100 orari ma costerà otto milioni INVENZIONE Sedici marce, eliche al posto dei raggi, 4 chili Turbo-bici da 100 orari ma costerà otto milioni SAN PAOLO. Una bicicletta «turbo» che al posto dei raggi delle ruote ha delle pale da elica e che con la sedicesima marcia dovrebbe raggiungere tranquillamente i cento chilometri orari: questa la proposta del designer brasiliano Lauro Carneiro, al quale è stato offerto un contratto di fabbricazione dalla Casa giapponese Suzuki, che curerà lo sviluppo della nuova bici. Ma un veicolo «spaziale» del genere si potrà ancora chiamare bicicletta? Non assomiglia a nulla di quanto è stato realizzato in precedenza su due ruote ed è un passo avanti, o magari due, persino rispetto alla rivoluzionaria Lotus Mavic che fece sensazione durante i Giochi olimpici di Barcellona. Il corpo di questa specialissima bici ha la forma di triangolo acutissimo inclinato in avanti tra il sellino ed un manubrio da moto con comandi digitali e so¬ stiene due monobracci, uno girato a destra e l'altro a sinistra, su cui sono fissate le ruote. I pedali sono applicati direttamente sul mozzo della ruota posteriore. Non ci sono né meccanismi visibili, né catena: tutto è incorporato nei finissimi sostegni aerodinamici. I tre raggi di ogni ruota girando «soffiano» l'aria a destra e a sinistra come eliche per aumentare la velocità. Il cambio sportivo sarà come si è detto a sedici marce, ma sono previste anche versioni di tipo «stradale» a quattro e otto rapporti. II modello in plastica pesa sei chili e mezzo, mentre quello in kevlar e carbonio, su ordinazione, pesa poco più di quattro chili (si tratta di un vero primato mondiale) e costerà seimila dollari, cioè oltre otto milioni di lire. La produzione dovrà cominciare, secondo gli accordi, non prima del 1994.

Luoghi citati: Barcellona, San Paolo