Dietro il lettino, una donna di Aldo Carotenuto

Dietro il lettino, una donna Psicoanalista: maschio o femmina? Un saggio della Vegetti Finzi apre il dibattito Dietro il lettino, una donna Una tregua con il maschilista Freud ~F*\ ROMA L ' TA per placarsi l'antica m «querelle» tra Freud e le 1 j femministe? Offre l'occaKJ I sinnp un libro - Psicoanalisi al femminile (Laterza) che indirettamente dà al padre della psicoanalisi un bel riconoscimento: aver prestato ascolto e sostegno alle tante «dame» ammesse alla sua «corte», amiche, pazienti, allieve. Tanto che Simona Argentieri, psicoanahsta freudiana, oggi può cure: «Forse questo è stato l'unico campo prestigioso in cui - fin dall'inizio - non c'è stata discriminazione nei confronti della donna». E sono nove donne ad attribuire a Freud un simile merito: le autrici del libro - A. M. Accerboni, l'Argentieri, G. Buzzatti, N. Fusini, L. Mele, F. Molfino, A. Nunziante Cesaro, A. Salvo e S. Vegetti Finzi - non tutte psicoanaliste ma tutte «con il proprio grimaldello psicoanalitico» come le presenta la Vegetti Finzi che dell'opera è la curatrice. Ciascuna ha raccontato uno dei personaggi femminili passati nella «casa psicoanalitica» lasciando un segno, a volte un'integrazione all'insegnamento del maestro (ad esempio, Melania Klein e Helene Deutsch), a volte un sovvertimento (come Karen Horney e Luce Irigaray). La prima a entrare in scena è Anna 0., l'isterica che - con il suo Io scisso - sarà la rappresentazione vivente di queir «enigma della femminilità» per risolvere il quale Freud avrebbe chiesto aiuto a chi possedeva un sapere a lui estraneo: le psicoanaliste donne. Seguono le «pioniere». Ci sono Anna la figlia, con cui Freud si comporta come una sorta di padre , adrone, Melanie Klein la madre, Marie Bonaparte l'amica, Lou Andreas-Salomé l'amante, Sabbia Spielrein la paziente, Helene Deutsch é Karen Horney le allieve, Frangoise Dolto la sapiente, Luce Irigaray l'eretica. Di ciascuna vengono messi in collegamento il dato biografico e il pensiero, i condi- zionamenti e gb amori, i traumi dell'infanzia, gli scontri ideologici, gb errori con i partners e i figli, «tutto ciò che ha reso quella vita diversa da tutte le altre, inconfrontabile», come dice la Vegetti Finzi. Le chiama «donne di cerniera»: «Hanno cavalcato eventi storici, personali e mondiali, la Mitteleuropa in Inghilterra o negli Stati Uniti». Come su un grande palcoscenico le loro esistenze scorrono dalla Vienna ottocentesca alla Parigi dei nostri giorni, rappresentano un secolo della storia d'Europa vista da donne colte ed emancipate che si interrogano con spregiudicatezza su temi come l'identità di genere, l'identificazione con la madre, il rapporto con l'autorità maschile, la sessualità, l'autonomia dai maestri. «Ma il libro non è un catalogo dei contributi forniti dalle psicoanabste», avverte la Vegetti Finzi. L'ambizione è ben più alta. Si vuole mettere a fuoco quanto la specificità sessuale al femminile - ha inciso sulle teorie come sui metodi di cura. E' il dibattito di oggi sul punto di vista della differenza fra i sessi, sulla presunta neutralità della scienza. Liliana Madeo ogici, gb erfigli, «tutto a vita divernconfrontaegetti Finzi. di cernieato eventi In alto a sinistra: Silvia Vegetti Finzi. In basso a destra: l'attore Remo Girone In alto a sinistra: Silvia Vegetti Finzi. In basso a destra: l'attore Remo Girone L'analista Aldo Carotenuto Sotto: Anna Freud

Luoghi citati: Europa, Inghilterra, Parigi, Roma, Stati Uniti, Vienna