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Persa la causa, uccide l'avvocato avversario Foggia, operaio citato dopo lite tra vicini Persa la causa, uccide l'avvocato avversario FOGGIA. Un vecchio rancore è costato la vita a un avvocato di 42 anni. Michele Totaro, vicepretore onorario di Monte Sant'Angelo, è stato ucciso l'altra notte con un colpo di pistola da Pietro Gentile, 53 anni, un operaio edile che non ha mai accettato di aver perduto una causa, in cui il legale aveva assistito la parte avversa. Gentile l'altra sera ha avuto uno scontro verbale con l'avvocato: come accadeva da un po' di tempo, a Totaro attribuiva la responsabilità di avergli fatto pagare dieci milioni, per una controversia condominiale. Dopo il battibecco, non soddisfatto delle risposte fornitegli, Gentile ha atteso che l'avvocato rientrasse a casa dallo studio. L'uomo, intorno alle 22, stava parcheggiando l'auto in via Manfredi, quando Gentile gli si è accostato con l'auto e gli ha sparato dal finestrino. Un solo colpo della calibro 32 (poi sparita) è bastato a ridurre Totaro in fin di vita: ricoverato prima all'ospedale di Monte Sant'Angelo, l'avvocato è stato poi trasferito a quello di Foggia, dove è morto. Prima di spirare, il professionista ha però rivelato ai carabinieri il nome del suo assassino ed i motivi dell'assurdo gesto. La storia risale allo scorso marzo, quando in tribunale si celebra la causa Di Bari-Gentile: una vedova, che vive nel condominio di via Pulsano, dove abita Gentile, ha citato per danni il muratore, in quanto una perdita d'acqua proveniente dall'appartamento dell'uomo ha causato gravi danni alla propria abitazione. Grazie all'assistenza dell'avvocato Totaro, la donna vince la causa e Gentile è condannato a pagare i danni e le spese processuali, per dieci milioni in tutto. Ma Tuo mo, da tempo in cassa integra zione e conosciuto in paese co me un tipo violento, non accetta il verdetto e comincia a perseguitare l'avvocato. [a. 1.]