Addio all'Archimede di James Bond di Gabriele Beccaria
Addio all'Archimede di James Bond Charles Fraser-Smith, 88 anni, è morto a Londra: equipaggiò generazioni di agenti segreti Addio all'Archimede di James Bond Ispirò «Mr. Q» a Fleming Con le sue trovate tecnologiche fece scattare le fantasie di Ian Fleming e gli ispirò il personaggio di «Mr.Q», l'ufficiale dell'«intelligence» e l'inventore a ciclo continuo che ha attrezzato James Bond di gadgets e trovate prima di ogni avventura. L'Archimede dei servizi segreti di Sua Maestà si chiamava Charles Fraser-Smith. E' morto a Londra a 88 anni. Era stato commilitone e amico di Fleming. L'uomo che diventerà il padre di 007 conobbe questo eccentrico personaggio, quando - allo scoppio della Seconda guerra mondiale - venne arruolato nello spionaggio britannico. Grazie alla sua buona conoscenza del russo, Fleming andò a lavorare come assistente dell'ammiraglio John Godfrey. L'ufficio era una stanzetta a Whitehall, il centro del servizio informazioni della Marina, e l'incarico si rivelò all'impaziente ex giornalista più simile a quello di un burocrate di lusso che a quello di una superspia. Ma l'ambiente con cui venne a contatto finì per affascinarlo e per mettere in moto la sua voglia di scrivere. Si trovò gomito a gomito con un mondo inaspettato, popolato, tra l'altro, di personaggi un po' eroi e un po' sognatori. Fraser-Smith era tra questi. Fleming rimase colpito dalla sua ingegnosità ostinata e dalla sua inventiva instancabile. Fraser-Smith diede vita a un repertorio di apparecchiature - molte delle quali utilizzate dai soldati britannici al fronte, dai prigionieri di guerra in Germania e dagli agenti segreti in servizio in Europa - che finiranno, di lì a un decennio, nei libri e, più tardi, nei film dell'agente 007. Ai prigionieri di guerra - ha raccontato nell'autobiografia «The Secret War of Charles Fraser-Smith» - propose di inviare scarpe con piccole seghe nascoste nei lacci, spazzole per i capelli fornite di mappe e un gran numero di informazioni scritte con inchiostri invisibili. Non mancarono accendini con macchinette fotografiche (servirono a spiare le rampe di lancio delle «V-l») e spazzolini da denti cavi per nascondervi mini-pellicole. Fu lui a inventare un contenitore a tenuta stagna per custodirvi documenti, naturalmente falsificati: lo usarono per ingannare i tedeschi sulla data dell'invasione alleata della Sicilia (un riuscito gioco di inganni che ispirò il film «Si vive solo due volte»). Quando Rudolph Hess si fece catturare dagli inglesi, gli chiesero di fare una copia dell'uniforme del delfino di Hitler. Non se ne fece niente, perché FraserSmith, educato alla scuola del sospetto, pensava che il gerarca fosse un sosia. Fu uno dei pochi errori dello «spione-inventore». D'altra parte, i suoi colleghi fecero di peggio. Nel clima sovraeccitato che segnò i giorni della Battaglia d'Inghilterra, qualcuno arrivò a proporre l'idea surreale di congelare le nuvole che inquietano le coste della Gran Bretagna, di agganciarle alla terraferma e di uti- Le sue invsalvaronola vita di soldati al enzioni anche molti fronte lizzarle come piattaforma antierea contro la Luftwaffe. Fleming ascoltava e dava pareri. Si interessava di tutto, dalle tecniche di difesa personale fino alle penne caricate con gas lacrimogeni. Cominciò a costruire i pezzi di un mondo che vedrà la luce con il primo romanzo del 1952, «Casino Royale». FraserSmith si sarebbe trasfigurato in «Mr.Q». Gli inizi di Bond non furono incoraggianti. Né per la critica né per il pubblico. E nemmeno Fraser-Smith sembrò apprezzare la versione «Fleming» delle sue invenzioni. «Mr.Q» gli sembrò più prossimo a una caricatura che a un personaggio. Di certo, un altro amico di Fleming aveva avuto più fortuna. Fu un tale Ivar Bryce, compagno di liceo di Eaton e spia al servizio degli Usa, a ispirare il personaggio di 007. Gabriele Beccaria Le sue invenzioni salvarono anche la vita di molti soldati al fronte L'Astori Martin DB5 di 007 Sotto, un tacco omicida e il rostro della Aston Martin Il Bond più famoso, Sean Connery, con Ursula Andress Ian Fleming, l'inventore di Bond
Luoghi citati: Europa, Germania, Gran Bretagna, Inghilterra, Londra, Sicilia, Usa
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