«Macaluso, sei stalinista e cafone» di Michele Serra

«Macaluso, sei stalinista e cafone» INTERVISTA INSULTI A SINISTRA Sulla prima pagina del quotidiano Pds, polemica per le critiche a Occhetto «Macaluso, sei stalinista e cafone» E l'ex direttore dell'Unità a Serra: scrivi il falso ROMA ON era mai successo. Un ex direttore dell'Unità accusato di «stalinismo» e «cafonaggine» sulla prima pagina dell'Unità. E per quale motivo? Per avere attaccato il segretario del pds, Achille Occhetto, durante il dibattito su un volume a lui dedicato (Occhetto, del giornalista Mino Lorusso, Ponte alle Grazie editore) presentato l'altra sera in una saletta della Camera. L'accusato è Emanuele Macaluso, 68 anni, direttore dell'Unità dall'82 all'86, esponente dell'ala riformista del pds. L'accusatore è Michele Serra, 38 anni, direttore del settimanale satirico Cuore. Che cosa rimprovera Serra a Macaluso? Di essere stato complice del «pestaggio pubblico» di Occhetto. Pestaggio, parola pesante. Complice con il socialista Ugo Intini, l'esponente di Rifondazione comunista Armando Cossutta, l'economista Napoleone Colajanni. «Tanto che persino il moderatore Ghirelli - scrive Serra - a un certo punto ha sentito il bisogno di ricordare che, in assenza di Occhetto o di qualcuno che ne prendesse le parti, non era elegante accusarlo anche di stupro o di abigeato». Allora, Macaluso, che effetto le fa sentirsi definire «stalinista» dal quotidiano che ha diretto per quattro anni? «Ho scritto una lettera al direttore dell'Unità, Walter Veltroni. Per dirgli che quel che scrive Serra è falso». Perché falso? «Perché durante il dibattito io non ho usato espressioni feroci contro Occhetto. Anzi, ho spiegato a Cossutta e Colajanni che il loro tono di accusa era esagerato e sbagliato. Non dimenticate, ho detto, che Occhetto è "figlio" del pei: con Togliatti ha fatto il segretario della fgci, con Longo e Berlinguer è stato nella segreteria del partito, poi è stato eletto vice-segretario su proposta di Natta e quindi segretario. Prima di accusarlo di tutto - ho detto tenete conto anche di questo». Quindi Serra la accusa ingiustamente? «Ma se sono stato prorio io a dire, a un certo punto del dibattito: forse sarebbe stato bene invitare qualcuno che la pensasse come Occhetto. Che so, Mussi, Petruccioli, Veltroni». Perché allora l'attacco? «Serra ha letto la cronaca del dibattito che Filippo Ceccarelli ha scritto per La Stampa e si è sentito in dovere di accusarmi. Ma anche da quel resoconto emerge che io sono stato leale con Occhetto». Leale ma non troppo teneroaio ho respinto con fermezza la rappresentazione macchiettistica che era stata fatta del segretario pds. E ho fatto la mia critica: il pds avrebbe dovuto collocarsi in modo molto più netto come forza socialista europea». Allora l'Unità, accusandola di «stalinismo», l'ha confusa con quel che avevano detto Cossutta, Colajanni e Intuii E' così? «Intini ha parlato in termini molto critici dell'eredità di Togliatti, Colajanni ha ripetuto le cose che aveva già scritto nel suo libro, La resistibile ascesa di Achille Occhetto. Chi ha sferrato l'attacco oltre ogni misura è stato Cossutta». E' la prima volta che lei prende carta e penna per scrivere una lettera al suo ex giornale? «In questi termini sì». Ma lei e Serra non siete «compagni?» «E' stato mio redattore all'Unità, ha lavorato con me». E le accuse? «A volte si può anche perdere il lume della ragione». Mauro Anselmo «Non mi merito le accuse Ti sbagli hai perso la ragione» A sinistra: Macaluso A destra: Michele Serra

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