Scontro tra missini per una foto osé

Scontro tra missini per una foto osé L'onorevole Massano accusa in tribunale Boetti Scontro tra missini per una foto osé Lui e lei, ripresi sulla passeggiata di Santa Margherita Ligure. Una foto che scotta: lei non è la moglie, bensì un'amica. Una foto che però nessuno ha mai visto, intorno a cui ruota il processo che vede opposti due big del movimento sociale: l'onorevole Massimo Massano, e il consigliere provinciale Ludovico Boetti Villanis, nemici storici all'interno del partito. Massano accusa Boetti di tentata estorsione. Boetti respinge ogni accusa. Ieri mattina la prima udienza, davanti ai giudici della seconda sezione del tribunale. Sul banco degli imputati, il consigliere Boetti (difeso dall'avvocato Anetrini). In elegante completo pied-de-poule con papillon, compulsa senza soste documenti e lettere con la fiamma tricolore, e fronteggia un Massano avvolto in un trench beige, tranquillamente seduto sulla poltrona dei testimoni, che si dice però «esasperato dal dover esporre in un'aula la mia vita privata». Di contorno, onorevoli, consiglieri comunali, professionisti di fede missina chiamati a testimoniare, tutti alle prese con i tempi lunghi del tribunale e improrogabili impegni di partito, telefonate urgenti, aerei che partono. Il segretario nazionale Fini invece è a Roma, non può venire. I fatti. Alle politiche dell'87 Massano supera nel numero di preferenze Boetti, primo escluso. Racconta Massano: «Un ami- co mi disse che Boetti aveva delle foto per me compromettenti. E mi fece capire che era disposto a darmele in cambio delle mie dimissioni». I due rivali si incontrano al vecchio Caffè Talmone. «Boetti mi disse delle foto, e che poteva farle avere a mia moglie. Io gli chiesi i negativi, ma lui rispose che erano state scattate con una Polaroid». Domanda del pubblico ministero Bascheri: «Che cosa voleva in cambio delle foto?». Risposta: «Che io gli lasciassi il posto alla Camera. Era disposto a danni l'indennità parlamentare». Massano (difeso dall'avvocato Boccassi) parla di una «vera e propria persecuzione da parte di Boetti». Ma non risparmia al rivale coltellate del tipo: «Lui all'interno del partito ha un peso irrilevante». L'altro ribatte: «Se davvero contassi così poco, come avrei potuto prometterti, come tu sostieni, di aiutarti sia in Regione che in Comune?». L'onorevole Ugo Martinat, segretario provinciale del msi, testimone al processo, ha definito la vicenda «una storia personale che non ha nulla a che farecon la politica». Brunella Giovara Da sinistra. l'onorevole Massano A fianco, il segretario provinciale Ugo Martinat A sinistra, Ludovico Boetti Villanis, consigliere msi in Provincia „ accusato di estorsione

Luoghi citati: Roma, Santa Margherita Ligure