Fiori a Pétain

Fiori a Pétain Fiori a Pétain Alla cerimonia picchetti di ebrei PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Malgrado le autorevoli voci che davano per sospesa la tradizione, anche ieri - anniversario della vittoria nella Prima guerra mondiale - Frangois Mitterrand ha fatto deporre un omaggio floreale sulla tomba del Maresciallo Pétain, sull'isola di Yeu, al largo della Vandea. Nessuno attendeva più il messo presidenziale - un prefetto - che, giunto in elicottero, ha deposto il cuscino di fiori quando ormai imbruniva. L'ora tarda gli ha permesso di non incontrare la delegazione giovanile ebraica (Uejf) che si era recata sull'isola accompagnata dal cacciatore di nazisti Serge Klarfeld per protestare contro l'omaggio, né i filopetainisti (vicini a Le Pen) riunitisi a celebrare la memoria del maresciallo. Entrambi i gruppi avevano infatti già preso il battello per fare rientro sulla terraferma dopo essersi fronteggiati in un silenzio carico di tensione per l'intera giornata. Che fosse voluto o meno, il gesto di Mitterrand appare quindi compiuto un po' alla chetichella. Era stato lo stesso Klarsfeld ad attribuirgh, nei mesi scorsi, il desiderio di non onorare più «il vincitore di Verdun», le cui responsabilità nella deportazione ebraica verso i campi di sterminio sono massicce. «Me l'hanno dette fonti deYl"EAiseo» fece sapere Klarsfeld in occasione deUa commemorazione del rastrellamento al parigino Vel d'Hiv, nell'estate '42. Mitterrand non confermò, né smentì. Ieri ha mostrato di non voler interrompere un costume che fu già del generale De Gaulle. Ma le critiche, ancora una volta, pioveranno feroci. [e. bn.j

Persone citate: De Gaulle, Klarsfeld, Le Pen, Mitterrand

Luoghi citati: Parigi, Verdun