Naziskin in divisa della Bundeswehr

Naziskin in divisa della Bundeswehr Militari tedeschi hanno partecipato a venti assalti contro Asylanten e ucciso tre persone Naziskin in divisa della Bundeswehr Ieri una granata di avieri sui somali Bonn: sono casi isolati, li stroncheremo BONN NOSTRO SERVIZIO L'estremismo di destra ha contagiato alcuni soldati dell'esercito tedesco. Nel 1992 almeno tre persone sono state uccise da soldati della Bundeswehr nel corso di aggressioni a sfondo razzista, ha dichiarato un alto funzionario del ministero della Difesa a Bonn, Alfred Biehle. I tre uomini implicati erano tutti soldati di leva, che hanno agito in abiti civili. Uno dei soldati è già stato condannato a 5 anni con la correzionale, la pena prevista per i minori (il codice tedesco fissa la maggiore età penale a 21 anni) ed è stato espulso dall'esercito. I tre omicidi commessi a Hannover, Flensurg e Magdeburgo (all'Est), sono avvenuti in seguito ad attacchi contro ostelli per Asylanten, ma nessuna delle tre vittime era uno straniero in attesa di asilo, ha detto Biehle. E' stata la radio tedesca Deutschlandfunk che in mattinata aveva reso pubblico il caso diffondendo la notizia della partecipazione di soldati della Bundeswehr ad almeno venti azioni dell'estrema destra, soprattutto all'Ovest: aggressioni contro stranieri e ostelli o profanazioni di cimiteri. Tra i soldati accusati ci sono anche due sottufficiali. Inoltre almeno due dei militari sembrerebbero legati al movimento skin. II portavoce del ministero della Difesa ha assicurato che in tutti i casi i superiori hanno preso misure disciplinari e hanno avvisato la procura che ha aperto delle inchieste. Il caso sollevato dalla Deutschlandfunk è partito da un rapporto dell'ispettore generale dell'esercito, Helge Hausen. In una circolare rivolta agli ufficiali dell'esercito, l'ispettore si era dichiarato preoccupato della crescita del l'estrema destra in Germanja e consigliava ai superióri distenere sotto stretta osservazione eventuali tendenze estremiste e violente dei loro sottoposti e di intervenire quando necessario». Intanto proprio nella notte di lunedì a Kiel è scoppiata di nuo vo la violenza. Tre ufficiali e un sottufficiale dell'Aeronautica (due dei quali provenivano dalla Nva, l'ex esercito dell'Est) sono stati fermati dopo aver lanciato una granata da esercitazione contro un «Asylantenheim», abitato principalmente da profughi somali. A rendere noto il fatto è stato Juergen Koppelin, membro della commissione Difesa del Bundestag. I militari, che pare fossero ubriachi, sono stati rilasciati in attesa che inizi l'inchiesta nei loro confronti. Uno dei sottufficiali possedeva la granata dall'89. Dal ministero della Difesa ci si è affrettati a rassicurare l'opinione pubblica e a cercare di salvare l'immagine della Bundeswehr, che conta 400.000 uomini. «Malgrado questi incidenti riprovevoli - ha detto Biehle - non c'è assolutamente motivo di temere un'avanzata estremista all'interno della Bundeswehr». Sempre a Bonn il presidente del Consiglio centrale degli ebrei, Ignatz Bubis, ha rimproverato i politici di aver reagito troppo tardi di fronte alle violenze. «La democrazia in Germania non è minacciata.- hajietto Bubis -, non me la sento di consigliare a nessuno di andarsene, ma neanche di restare qualsiasi cosa succeda». Francesca Predazzi |

Persone citate: Alfred Biehle, Bubis, Francesca Predazzi, Helge Hausen, Ignatz Bubis

Luoghi citati: Bonn, Flensurg, Germania, Hannover, Kiel, Magdeburgo