Con Wright-Vincent è una Kappa nuova di Domenico Latagliata

Con Wright-Vincent è una Kappa nuova Basket: i due americani rilanciano Torino Con Wright-Vincent è una Kappa nuova La serie Al di basket, ferma per l'Ali Star Game in Spagna e per gli impegni amichevoli della Nazionale azzurra nella ex Jugoslavia, ha ritrovato una delle protagoniste delle primissime giornate: la Robe di Kappa di Federico Danna. Nella vittoriosa trasferta sul campo della Scaini Venezia, il nuovo americano Howard Wright - sostituto del lèttone Igor Melnik - e il suo connazionale Jay Vincent sono stati gli artefici della rinascita gialloblù contro gli ex «torinesi» Zamberlan e De Sisti. «Nell'organizzazione del gioco - afferma il coach Danna - per ora non abbiamo variato nulla, ci siamo semplicemente adattati ad una realtà diversa, servendo più palloni sotto canestro per sfruttare le qualità offensive di Wright, sicuramente più pericoloso di Melnik. Inoltre non abbiamo mai schierato tre piccoli insieme come in altre occasioni, affiancando sempre ai due americani Prato o Silvestri^ Nelle prossime partite vedremo se ripetere o variare questo modulo. Dipenderà dagli avversari». Un assetto che dunque non prevede più Vincent nel ruolo di lungo d'appoggio, ma che non penalizza l'efficacia dell'ala americana. «Jay - continua Danna - è un giocatore dalla forte personalità: sa imporre all'avversario le sue scelte di tiro, ora in avvicinamento a canestro ora con conclusioni dalla grande distanza. Questo non vuol dire che sia destinato a pestarsi i piedi con i compagni. Il fatto che domenica lui e Wright abbiano realizzato 64 dei 96 punti complessivi della squadra non mi preoccupa: è stata la difesa della Scaini a non "aiutare" in copertura sui nostri due americani, i quali hanno quindi avuto vita facile nel giocare uno contro uno. Quando gli aiuti sono arrivati, è salito in cattedra Abbio e si è subito ristabilito l'equilibrio del nostro quintetto in campo». Proprio Abbio sembra potersi giovare del nuovo assetto della squadra, ora più pericolosa nelle vicinanze dell'area dei tre secondi: gli esterni avranno infatti più spazio per penetrare o concludere dalla distanza. Il lavoro da fare, in ogni caso, è ancora molto, come ammette 10 stesso Danna: «Dovremmo sfruttare questa sosta per conoscere a fondo Wright e poterlo sfruttare meglio. Con lui abbiamo trovato un giocatore duttile e affidabile. Anche se non si tratta di un centro puro, ci sarà molto utile. Cercheremo poi di rendere finalmente aggressiva la difesa sul perimetro, cosa che finora non è stato possibile fare anche perché le nostre guardie dovevano spesso aiutare Melnik contro il centro avversario. Inoltre, essendo più forti a rimbalzo, torneremo al contropiede sistematico: a Mestre abbiamo spesso pasticciato nei capovolgimenti di fronte (6 errori in situazione di sovrannumero), proprio perché certi meccanismi di squadra non scattano ancora con la necessaria puntualità». Un'occhiata alla classifica: la Robe di Kappa ha 6 punti e 4 lunghezze di distacco dal decimo posto, che garantisce l'accesso ai.playoff. «Non siamo assolutamente tagliati fuori dalle prime dieci - afferma deciso il coach gialloblù - perché, se è vero che abbiamo lasciato per strada punti preziosi contro Rimini e Pistoia, è innegabile che 11 campionato è ancora lungo e propone ogni domenica risultati a sorpresa. L'equilibrio non coinvolge soltanto le formazioni di media classifica, ma anche le cosiddette grandi. Se riusciremo a vincere le prossime due partite (in casa con Fabriano tra due domeniche, poi a Caserta) torneremo subito in corsa. In caso contrario, valuteremo la nostra situazione giornata dopo giornata. L'anno scorso rischiammo di venire esclusi dai playoff dopo avere realizzato 18 punti nel girone di andata: non è proprio il caso di fare tabelle di marcia». Domenico Latagliata

Luoghi citati: Caserta, Fabriano, Jugoslavia, Pistoia, Prato, Rimini, Spagna, Torino, Venezia