La vedova: tutti lo rapinano

La vedova: tutti lo rapinano La vedova: tutti lo rapinano «Ora la gente deve imparare a capirlo» TV] NEW YORK j 1 UANDO ricorda il mari11 to, Betty Shabazz, la ve11 dova di Malcolm X, non Y Isa nascondere l'emozioV ne: «Malcolm era un personaggio molto complesso e adesso ognuno vuole possederlo. Per me non è stato solo mio marito. E' stato il mio maestro, il mio consigliere, il mio amante, il mio fratello». Un discorso duro, che evoca subito le polemiche attorno alla trasformazione del nome di Malcolm in fenomeno commerciale. Spike Lee è stato accusato di essere uno sfruttatore e un «piccolo borghese» dall'Islam: auto sono state lanciate a piena velocità contro il set; sono finiti i soldi a tre quarti di film e sono stati chiamati a raccolta gli artisti neri. Intanto Lee aveva proposto di chiudere le scuole per un giorno, per permettere a tutti i bambini di andare a vedere Malcolm. Professoressa al Medgar Evers College di New York, attiva nella vita della comunità di colore della città, la dottoressa Shabazz vorrebbe che l'uscita del film servisse a parlare dell'eredità politica e spirituale del marito. Ma anche oggi si trova a parlare di cappellini e di tshirts, a dover spiegare com'è che il simbolo della militanza politica di colore è diventato un fenomeno di marketing senza precedenti. Come per quella storia secondo cui la famiglia ha stipulato un contratto di distribuzione con un uomo d'affari che appoggia l'apartheid in Sud Africa. Risponde: «Iene! Questa è gente che non aveva problemi con il merchandising finché ci siamo affidati a una società e a un avvocato per far rispettare i desideri della famiglia. E adesso inventano storie assurde». Lei è stata consulente del film, ma qual è stato esattamente il suo contributo? «Ho letto la sceneggiatura e ho detto a Spike che Malcolm non avrebbe mai parlato in quel modo, che io non mi sarei mai rivolta a mio marito con alcune espressioni. Abbiamo avuto assieme un paio di cene e ho mandato a Spike vari fax con suggerimenti». Li ha ascoltati? «Alcuni». E del film che ne pensa? «Denzel Washington è stato molto bravo nel rappresentare mio marito. Ha saputo trasmettere la passione. Penso che il film sia una grande introduzione a Malcolm, dovrebbe esortare la gente a capirlo e istruirsi». E su un piano più personale, cosa ha provato nel vedere il film per la prima volta? «Qui tutto diventa un po' complicato, perché questo non è un film, è la mia vita. Non volevo andarci e quando finalmente l'ho fatto ho provato una grande emozione. Quando il film è finito, invece, ero triste. Triste perché non potevo portare Malcolm a casa con me». [1. s.l

Persone citate: Betty Shabazz, Denzel Washington, Evers, Malcolm X, Shabazz, Spike Lee

Luoghi citati: New York, Sud Africa