Tangenti al Festival Politici assenti in aula
Tangenti al Festival Politici assenti in aula Sanremo, via ai processo ad Aragozzini Tangenti al Festival Politici assenti in aula SANREMO. Festival, canzonette e corruzione. Al via, davanti ai giudici, la prima Tangentopoli del pentagramma. Dodici alla sbarra. E a quanto pare non è finita; si indaga anche su altri festival e su altre presunte irregolarità. Adriano Aragozzini, patron degli ultimi quattro festival, è accusato di aver usato le bustarelle per scalzare la coppia Ravera-Bixio e aggiudicarsi il Festival 1989. In tutto 870 milioni che sarebbero finiti nelle tasche dell'ex sindaco Leo Pippione e di tre ex assessori: Agostino Carnevale, Guido Goya e Giuseppe Fassola. Tre de e un repubblicano. Lui, il patron, ha sempre negato: «La Rai aveva imposto il mio nome al Comune; che motivo avrei avuto di ricorrere alle tangenti?». E ha citato come testi l'ex direttore della Rai, Biagio Agnes, il direttore di Raiuno, Carlo Fuscagni, e il capostruttura Mario Maffucci. Alla prima udienza, dedicata alle eccezioni procedurali, erano presenti soltanto 5 imputati: Aragozzini, elegante, sicuro di sé; Sergio Nanni, ex responsabi¬ le dell'orchestra del casinò, diventato poi direttore dell'Ufficio manifestazioni della casa da gioco; Guido Feri, manager musicale (suo il complesso I Santarosa); Roberto Basso, giornalista, e Eraldo Capitini, ex militante di Ordine nuovo. Assenti i politici: durante l'inchiesta si erano avvalsi della facoltà di non rispondere alle domande dei giudici, ma avevano assicurato che non sarebbero mancati in tribunale. Ieri, però, Pippione, Carnevale, Goya e Fassola non si sono visti. Contumaci anche il marchese Antonio Germi, il grande accusatore diventato poi imputato; Armando Bordoni, commercialista di Aragozzini, e l'avvocato Roberto Taurini, ritenuto l'anello di collegamento fra corruttori e corrotti. Il processo ha corso il rischio di finire a Roma in seguito alla raffica di eccezioni di incompetenza territoriale proposte dalla difesa, ma il tribunale, dopo cinque ore di camera di consiglio, le ha respinte. Il processo per la prima Tangentopoli delle note continuerà a Sanremo, [g. p. m.]
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