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Crt, testimone sotto torchio Per le estorsioni sulle mense interrogato un terzo sindacalista Crt, testimone sotto torchio Davanti al giudice cade in contraddizione e rischia l'arresto per reticenza I difensori chiedanola scarcerazione di Roberto Nebiolo e Sergio Collin Un terzo personaggio entra nella vicenda delle tangenti alla Crt, che già vede due sindacalisti arrestati con l'accusa di estorsione: il funzionario della Crt Roberto Nebiolo, socialista, ex sindacalista Uil-Uib ed ex capo delle relazioni esterne della banca, e Sergio Collin, segretario nazionale della Uil-UÈb e presidente del comitato provinciale Inps, avrebbero taglieggiato l'impresa che aveva l'appalto del servizio mensa nella sede centrale di via Nizza. Facendosi consegnare, sostiene l'accusa, una trentina di milioni a testa. Il conteggio delle tangenti è ancora da definire. I fatti addebitati a Nebiolo e Collin risalgono agli anni '86 e '87, ma l'inchiesta deve ancora accertare quando finirono le estorsioni. Il terzo personaggio, la cui identità non è stata rivelata, sarebbe un sindacalista della Crt, e farebbe parte della stessa Usi 6, di cui è presidente del Comitato dei garanti Roberto Nebiolo, attualmente direttore di una filiale della Crt. Interrogato dal dottor Sorbello, il sindacalista sarebbe caduto in contraddizione e avrebbe rischiato l'arresto per reticenza, ma il magistrato non avrebbe adottato nei suoi confronti la misura cautelare della custodia in carcere. I due arrestati saranno interrogati oggi per la convalida della misura cautelare, ma i difensori, avvocati Zancan e Marta, hanno presentato ricorso al tribunale della libertà. L'inchiesta del pubblico ministero Patrono ha preso il via un anno fa ed è legata ad un'altra indagine avviata dal sostituto procuratore della pretura Antonio Rinaudo. Il magistrato sta cercando di smascherare l'identità di un anonimo che manda lettere con pesanti accuse nei confronti dei vertici della banca. Le perquisizioni fatte negli uffici e nelle abitazioni di alcuni sindacalisti avrebbero provocato reazioni che hanno finito per far venire a galla la storia delle tangenti. Il funzionario della Crt Roberto Nebiolo ha respinto le accuse e ha chiesto di essere scarcerato