Per la dama di compagnia 600 milioni

Per la dama di compagnia 600 milioni Un'anziana contessa ora ridotta in povertà: sotto accusa la sua governante Per la dama di compagnia 600 milioni Processo per truffa, falso e appropriazione indebita La nobildonna, malata, è ricoverata a Villa Cristina Si era conquistata la completa fiducia della signora (una anziana contessa della nobiltà torinese) di cui era diventata dama di compagnia. Ma oggi è accusata dal pubblico ministero Paola Ferrerò di truffa, falso e appropriazione indebita. Gabriella Perotti Gardino, 48 anni, è comparsa ieri davanti al pretore Giuseppe Marciante, accompagnata dai suoi avvocati, Santoni De Sio e Miriello. Un'udienza movimentata dall'eccezione di nullità sollevata dalla difesa su una perizia determinante ai fini del processo. Il perito incaricato di esaminare i conti bancari non ha infatti comunicato per tempo ai difensori dell'imputata la data d'inizio della perizia stessa. Il pretore ha accolto l'eccezione, e il perito sarà sentito nel corso di un'altra udienza. Domani invece saranno chiamati a testimoniare un notaio e l'esecutore testamen- tario di Clara Cornaro Lubatti, 87 anni, attualmente ricoverata a Villa Cristina, malata, ora praticamente nullatenente. Una volta la contessa era molto ricca. Vedova e senza parenti, trascorreva le sue giornate tra impegni di beneficenza, l'incarico di tesoriera del patronato militare dei soldati di leva, e l'organizzazione San Giobbe, una sorta di San Vincenzo per nobili ormai decaduti. Aveva conosciuto Gabriella Gardino ad un ricevimento, ed era rimasta favorevolmente colpita da quella donna gentile, elegante, dai gusti raffinati. Ben presto le due donne erano diventate buone amiche. E la Gardino era diventata indispensabile, punto di riferimento di chi era rimasta sola, con pochi amici, con le giornate vuote. Pochi mesi più tardi le condizioni di salute della signora Cornaro peggiorarono. Dall'appartamento elegante in cui viveva da sempre si trasferì in una casa di cura, poi in una pensione, infine alla Casa Mariana di via Confienza. Nell'aprile del '91 i proprietari dell'albergo rintracciarono un'amica di famiglia, Maria Rosa Mainardi Rolando, docente al Politecnico: «Mi dissero che da tempo nessuno provvedeva al pagamento della retta. Mi sono preoccupata, ho cercato di capire che cosa stava succedendo». Un controllo alla Banca Subalpina accertò che il conto della signora Cornaro era in rosso. I soldi? Quasi 600 milioni erano spariti nel nulla. L'abitazione della Gardino venne perquisita, molti oggetti messi sotto sequestro. La Guardia di Finanza passò al setaccio i conti bancari e ricostruì tutte le operazioni. Gli assegni (tutti firmati Clara Cornaro vedova Lubatti) e i prelievi effettuati ammontavano a 607 milioni. La Gardino fu arrestata, e finì alle Nuove. Clara Cornaro invece è sempre ricoverata a Villa Cristina. [b. gio.] Gabrìella Perotti Gardino, 48 anni, è comparsa ieri davanti al pretore Aveva impressionato la contessa per i suoi modi gentili e raffinati Clara Cornaro Lubatti, 87 anni, è vedova e senza parenti