Milano, monete contro la Lega

Milano, monete contro la Lega Milano, monete contro la Lega L'ideologo Miglio: «L'antisemitismo è una montatura del regime» MELANO. Se l'è presa con la Lega, il corteo che gli studenti delle scuole medie superiori milanesi hanno voluto contro razzismo e antisemitismo, e puntuali sono arrivate le dichiarazioni di Gianfranco Miglio, che della Lega è «deputato indipendente» e al contempo «ideologo». In galleria Vittorio Emanuele, davanti alla sede della Lega, i ragazzi hanno gridato ieri mattina la memoria della «notte dei cristalli» che esattamente 54 anni fa in Germania avviò le persecuzioni naziste contro gli ebrei, il ricordo delle leggi razziali fasciste e la protesta perché anche oggi episodi di antisemitismo trovano spazio nel nostro e in altri Paesi europei. Poco dopo, le agenzie di stampa hanno reso nota l'opinione del professore. Secondo Miglio, «l'antisemitismo è una grande montatura, che viene fatta non solo a livello nazionale per preparare un ritorno autoritario». I fatti di recente successi «sono minimi e isolati, non pericolosi come tali ma per l'uso che ne viene fatto». Alla base della montatura che «sondaggi compiacenti» farebbero di questo «fenomeno minimo» ci sarebbe in realtà «la reazione rispetto alla smobilitazione delle grandi unità politiche. Il pericolo è che ci si prepara a una restaurazione». La svolta autoritaria peraltro andrebbe «benissimo», in quanto «provocherebbe subito la rivoluzione che spazzerebbe via il regime». Non a caso, ha specificato l'ideologo, «Amato e Craxi danno addosso alla Lega dicendo che siamo degli eversivi. Adesso mi aspetto di sentire dire che siamo responsabili anche delle guerre puniche perché eravamo in combutta con Annibale». La protesta di fronte alla sede della Lega non era prevista nel tragitto. Gli studenti, circa 15 mila stando alle cifre fornite dalla polizia, oltre 20 mila stando a quelle fornite dal Collettivo antirazzista e antifascista «Zona franca» che ha organizzato la manifestazione, avrebbero dovuto sciogliere il loro corteo in piazza del Duomo. Invece hanno di colpo deviato verso la galleria, si sono raccolti sotto un edificio il cui terzo piano ospita gli uffici della Lega e hanno cominciato a gridare insulti, gettare monetine, turaccioli di sughero, penne a sfera e altri piccoli oggetti in direzione degli uffici. Del lancio però hanno fatto le spese più che altro le vetrate di un ristorante al piano terra. Il corteo, nel quale c'erano anche parecchi autonomi, era partito alle 9,30 da largo Cairoli, percorrendo poi lentamente le vie del centro. Fra gli striscioni, i due più frequenti citavano «Contro il razzismo, per eguali diritti», e «La pelle cambia. Il sangue no». In mattinata, nel salone «Giuseppe di Vittorio» della Camera del lavoro si sono anche riuniti gruppi aderenti ad associazioni come «A sinistra», «Nero non solo» e il Comitato provinciale Anpi, che, pur appoggiando l'iniziativa, non hanno sfilato per le strade. All'assemblea - ha informato un portavoce di «A sinistra» - erano presenti pure alcuni giovani della scuola ebraica di Milano. E' stato deciso di avviare, nelle scuole, un'azione «per il recupero della storia e per far valere la logica della democrazia su quella del razzismo e della violenza». Ancora in mattinata, gli studenti anarchici del circolo «Ponte della Ghisolfa» hanno diffuso un comunicato in cui sostengono che «all'egemonia di destra bisogna rispondere non con la pietosa carità al "marocchino", ma rovesciando il sistema di sfruttamento del Nord sul Sud per ridistribuire le ricchezze del mondo». Ornella Rota

Persone citate: Craxi, Gianfranco Miglio, Ornella Rota, Secondo Miglio

Luoghi citati: Germania, Milano