Ma c'è chi spera ancora di A. T.

Ma c'è chi spera ancora Ma c'è chi spera ancora Gli organizzatori: «Solo un rinvio» BARI. Il concertone organizzato dall'agenzia di Reggio Emilia Claudio Marastoni Spettacoli, in collaborazione con la Good Music di Torino, non si farà, ma i responsabili dell'evento mancato hanno una giustificazione ufficiale: il Comune aveva concesso soltanto una curva dello stadio San Nicola e non sarebbe stata possibile la presenza di decine di migliaia di spettatori. L'agenzia «Marastoni» ha però confermato di aver venduto soltanto 1200 biglietti e di averli tutti rimborsati. Eppure non è finita qui, perché - dicono - il mega-concerto è soltanto rinviato. Sostengono che si farà prossimamente a Trani, dove l'amministrazione comunale si sarebbe detta disponibile a concedere lo stadio. Staremo a vedere. Ricordiamo peraltro un paio di mesti precedenti, «concerti del secolo» affondati in un mare di improvvisazione. Nell'86 a Torino un certo Antonello Romano tentò di organizzare una kermesse anti-Aids con Rod Stewart e Cocciante, Branduardi e Zucchero. Finì in una mesta giornata allo stadio comunale, davanti a tremila spettatori indignati: il concerto fu annullato, non c'erano i soldi per pagare Rod Stewart. Neanche gli altri accettarono di salire sul palco. Tre anni dopo, due promoter - tali Diego Pratesi e Maurizio De Stefano - annunciarono un gran festival rock allo stadio di Monza: promettevano Keith Richards, Antonello Venditti e Nona Hendryx, che non si fecero vedere. Vennero Tanita Tikaram, Elvis Costello, il Banco, qualche gruppo minore. Ma non venne il pubblico: si aspettavano ventimila paganti, alla fine erano mille. [a. t.]

Luoghi citati: Monza, Reggio Emilia, Torino, Trani