John Osborne va all'asta per pagarsi la dentiera di Mario Ciriello

John Osborne va all'asta per pagarsi la dentiera Fa discutere gli inglesi la trovata dell'irascibile commediografo per ricavare dai 60 agli 80 milioni John Osborne va all'asta per pagarsi la dentiera Vende il manoscritto di «Ricorda con rabbia», che lo rese famoso LONDRA N tempo, gli artisti, anche i più eccelsi, vendevano le loro opere per _ non morir di fame. Il caso di John Osborne, il commediografo inglese, è diverso. Vende un suo testo non per mangiare, ma per poter mangiare. Spieghiamoci. Osborne, sessantadue anni, deve rifarsi la dentatura, la sua bocca è un disastro. Ma l'impresa si sta rivelando assai più cara del previsto, sta prosciugando le sue riserve finanziarie. Ha bisogno di contante e, non potendo privarsi del tetto, ha deciso di mettere all'asta il manoscritto del play che lo rese celebre. Look back in anger (Ricorda con rabbia). «Le sofferenze dentarie di Osborne devono essere considerevoli», commenta il domenicale Observer, impressionato dalla somma che il paziente spera di raccogliere, tra le 30 e le 40 mila sterline, due cifre che corrispondono a 63 e 83 milioni di lire. Tanto, infatti, dovrebbe rendere la vendita indetta dal Book Department di Sotheby's per il 14 dicembre, a Londra. Appresa la notizia, vari gior- nalisti hanno tentato di parlare con Osborne, ma la sua privacy è stata gagliardamente difesa dalla moglie, la quinta, Helen. La signora è stata convincente: «Abbiate pazienza. Ma questa terapia della bocca gli impedisce per il momento di parlare». Povero Osborne! E' un'altra afflizione che si aggiunge ad altre che già da tempo vessano la sua salute, che arroventano la sua innata irascibilità. Ma, come ricorda un proverbio ingle¬ se, every cloud has a Silver lining, ogni nuvola ha una striscia argentea, ovvero non tutto il male vien per nuocere. Grazie a questo travaglio dentario, è venuto alla luce il testo originale di Look back in anger. Gli esegeti gioiscono, esultano. In che cosa consiste, infatti, il manoscritto? In uno spesso taccuino, un massiccio block-notes di quelli usati qui dai cronisti dei giornali, mestiere che Osborne ben conosce avendolo praticato, invero senza succoso, prima di aprire un nuovo, ardente, capitolo nella storia del teatro inglese. Oggi, Lookback in anger non sconvolge più e rivela, anzi, non pochi difetti di costruzione, ma l'8 maggio 1956, quando fu rappresentato per la prima volta al Royal Court Theatre, in Sloane Square, a Londra, colpì l'Inghilterra come uno schiaffo. Taluni definirono il dramma «spazzatura», ma i critici più intelligenti parlarono immediatamente di un «piccolo miracolo», di «rivoluzione». Nacque con quel play il «realismo sociale», il teatro divenne consapevole dei mali che corrodevano l'Inghilterra e la lingua s'arricchì di una nuova vivida espressione, l'arte kitchen sink, il lavello della cucina, quel teatro e quel cinema in cui le tensioni familiari e sociali hanno per sfondo ambienti deprimenti o degradanti. John Osborne cominciò a scrivere il lavoro il 4 maggio '55 e lo completò in diciassette giorni. Un tempo breve, ma snervante fu la fatica. Le pagine del taccuino sono rivelatrici. Le prime 17 accolgono una vaga sinossi del play, più osservazioni, idee, possibilità. Nelle pagine successive, scorrono quelli che Osborne chiama «points», ovvero punti da sottolineare, personaggi da descrivere, battute da elaborare. Poi, altri appunti, altre cancellature. Il testo vero e proprio è nella parte finale del voluminoso block-notes, ma non fu il definitivo. Molte, infatti, furono le correzioni che l'autore fece quando batté il testo a macchina, di suo pugno, e altre ancora ne decretò durante le prove. Il manoscritto svela, altresì, che il felicissimo titolo non zampillò immediatamente nella mente dell'autore. Cominciò con Travel to anger, viaggio verso la collera, lo cambiò in Man in a rage, uomo in collera, su tutte le furie, alla fine scelse Look back in anger, un titolo che, a differenza degli altri, evoca non soltanto il futuro e il presente, ma anche il passato. Second Helen Osborne, il marito sarà lieto se il manoscritto resterà in Inghilterra, un'isola che Osborne vitupera tenacemente, ma adora. Non insiste però: dopo tutto, non vi sono molte scelte, bisogna raccogliere i quattrini per il dentista. Mario Ciriello Ecco il taccuino \ con il dramma ' che fu uno schiaffo per Londra nel 56 ' L'autore inglese John Osborne. Il 14 dicembre, da Sotheby's, andrà all'asta il manoscritto

Persone citate: John Osborne, Royal Court, Second Helen Osborne, Sloane

Luoghi citati: Inghilterra, Londra