Ucciso dal carrello elevatore

Ucciso dal carrello elevatore Piccolo impresario di Mirafìori muore mentre riordina il magazzino Ucciso dal carrello elevatore S'è ribaltato egli ha schiacciato la gola Stava scaricando dal camioncino il muletto cingolato appena acquistato. La passerella di assi di legno non ha retto il peso, il carrello elevatore s'ò ribaltato cadendo su di lui e schiacciandogli la gola con il tettuccio. Michele Raducci, 45 anni, originario di Tricarico (Matera) e residente con la moglie e due figli in via Riccio 29, è morto così, ieri pomeriggio, nel cortile del deposito della sua piccola impresa edile in strada Castello di Mirafìori 278. Il tragico incidente accade poco prima delle 14,30 mentre a pochi metri di distanza, sui campi di calcio sistemati uno in fila all'altro dalla parte opposta della strada, vanno allegramente in scena raffiche di partite amatoriali. Come tutti i sabati, Raducci si reca nel suo deposito, un terreno acquistato qualche mese fa con una tettoia ancora in fase di costruzione, per sistemare materiali e attrezzature. Prima, però, questa volta c'è da scaricare il nuovo muletto appena ritirato e ancora sistemato sul camioncino. Per eseguire l'operazione, l'uomo si serve di una passerella in legno. Sta per avviare il carrello quando nel deposito entra suo suocero: «Avevo fissato un appuntamento proprio lì fuori con un mio amico - dice Antonio Esposito -. Mentre aspettavo sono entrato a salutare mio genero. Gli ho anche detto che quel che stava facendo non mi sembrava una cosa sicurissima. Ma non mi ha dato retta». Michele Raducci comincia la discesa; le assi traballano e il muletto si capovolge. L'uomo potrebbe forse cavarsela con qualche acciacco ed un grosso spavento se, per colmo di sfor¬ tuna, nella caduta al suolo il tettùccio del carrello non gli atterrasse proprio all'altezza della gola, schiacciandogliela. Testimone impotente della disgrazia, il suocero è il primo a tentare di soccorrere Michele Raducci che giace esanime sotto il carrello: «Da solo non sono riuscito a combinare nulla. Quel maledetto muletto era troppo pesante e forse aveva già ucciso mio genero sul colpo. Ho chiesto aiuto al demolitore d'auto qui vicino. Dal suo telefono ho lanciato l'allarme». Ambulanza e vigili del fuoco arrivano in fretta; le loro sirene disturbano per pochi istanti le azioni dei calciatori ignari del dramma appena consumato. Purtroppo non c'è più nulla da fare. Conferma il medico legale: «Il decesso è avvenuto pochissimi istanti dopo l'incidente», [r. con.] Michele Raducci, 45 anni, stava scaricando il carrello da un camioncino

Persone citate: Antonio Esposito, Michele Raducci, Tricarico

Luoghi citati: Matera, Mirafìori