Adesso nei campi vanno di moda le utilitarie

Adesso nei campi vanno di moda le utilitarie Nubi di crisi sull'Eima di Bologna ma i costruttori reagiscono riconvertendo la produzione Adesso nei campi vanno di moda le utilitarie In arrivo trattori piccoli, specializzati e sempre più elettronici BOLOGNA. Macchine agricole ancora in crisi. Il '92 si chiuderà male, su livelli negativi, probabilmente come lo scorso anno. Ma c'è qualche lievissimo, molto tenue cenno di ripresa almeno in alcuni settori specializzati; e soprattutto ci sono i costruttori che non si rassegnano. Questa, in estrema sintesi, la situazione del settore quale si può analizzare da quel grande oscervatorio che è l'Eima, l'Esposizione internazionale che si chiuderà questa sera a Bologna. La tenacia dei costruttori circa tremila in Italia, la metà dei quali è presente all'Eima - è sottolineata da Alfredo Celli presidente dell'Unacoma: «Quelli che stanno peggio sono le medie imprese; tanto per capirci, quelle con 50-100 operai e 15-20 miliardi di fatturato. I piccoli sono più elastici, si adattano rapidamente al mercato. Comunque continua il presidente dell'Unacoma - tutti i costruttori reagi¬ scono in modo interessante: hanno capito che l'agricoltura com'era ieri non esisterà più e si stanno adeguando al futuro». Qualche esempio? Basta osservare il famoso «Settore 3» dov'è esposta la regina delle macchine agricole, la trattrice. Ebbene, ci sono sì ancora i mastodonti pesanti sette-otto tonnellate e che costano come una Ferrari; ma gli studi, gli sforzi delle Case, le novità riguardano soprattutto le «utilitarie dei campi», o le «sportive dei campi», vale a dire i trattori superspecializzati, multiformi, snelli, adatti a lavorazioni speciali. La conferma di questa tendenza ci viene dal maggior costruttore europeo di macchine agricole - Fiatagli - che quest'anno ha presentato i cosiddetti «trattori per l'agricoltura specializzata». Vigneti, frutteti, serre richiedono macchine molto particolari, molto specializzate, ad esempio trattori stretti e bas- si per passare tra le file di piante da frutta o nelle vigne. Fiatagli ha, appunto, 8 modelli «Vigneto» superstretti; 4 «Frutteto Stretto»; 6 «Frutteto Largo»; 4 modelli «Profilo basso», con un'altezza al cofano di un metro e 28, ma regolabile per il pieno campo. Un'altra tendenza del trattore è quella di diventare sempre più una «centrale mobile di energia», che trasmette potenza sia alle ruote o ai cingoli, sia agli impianti idraulici, elettrici e pneumatici, sia ai vari attrezzi collegati. Inoltre, osservando le ultime novità esposte, si riscontra un fenomeno generalizzato: la diffusione di soluzioni come la sovralimentazione turbo, o l'uso dell'elettronica ma per regolare il funzionamento degli attrezzi. Così come la ricerca si orienta verso meccanismi che rendano il trattore più sicuro e maneggevole. Uno tra i più interessanti di questi dispositivi presentati all'Eima è un sistema di sterzatura per trattrici a cingoli, della Fiatagli, riconosciuto come «novità tecnica» ufficiale. Secondo quanto ha riconosciuto la speciale commissione, il dispositivo «riduce i tempi di manovra e migliora le caratteristiche ergonomiche della macchina». Questo sistema di sterzo è già adottato sulle trattrici a cingoli Fiat e Agrifull da 50 a 70 cavalli. Livio Burato Alfredo Celli è al vertice dell'Unacoma l'associazione che raggruppa i costruttori italiani di macchine agricole

Persone citate: Alfredo Celli, Livio Burato, Vigneti

Luoghi citati: Bologna, Italia