Bush fa l'autocritica «E' soltanto colpa mia»

Bush fa l'autocritica «E' soltanto colpa mia» Devo sloggiare, come toccò a Churchill Bush fa l'autocritica «E' soltanto colpa mia» Lo sconfitto invita alla concordia Adesso aiutiamo il nuovo Presidente NEW YORK. George Bush si assume la piena responsabilità per la sua disfatta alle urne. «Ero io il capitano della squadra, la colpa è mia e solo mia», ha detto ieri il Presidente in un discorso radiofonico. Bush si è paragonato a Winston Churchill, il primo ministro britannico, che dopo la sconfitta alle elezioni del '45 uscì di scena con la battuta: «Ho avuto l'ordine di sloggiare». Il Presidente uscente ha messo in guardia gli esponenti repubblicani dal cadere in un gioco al massacro, riconoscendo che «la sconfitta spesso provoca la discordia». Ha chiesto invece ai suoi fedeli di essere «costruttivi all'opposizione come lo siamo stati per dodici anni al potere». Bush ha poi detto: «Spero che la storia riconosca che la mia amministrazione ha servito bene l'America. Sono orgoglioso del mio governo e dei miei collaboratori. L'America ha guidato il mondo attraverso un'era di transizione globale. Abbiamo reso il mondo più sicuro per i nostri ragazzi e credo che i frutti della nostra vittoria totale debbano essere ancora gustati». Bush e la moglie Barbara rimarranno a Camp David, la residenza presidenziale nel Maryland, fino a domenica. Poi, mercoledì, si recheranno a Boca Grande, un'isola al largo della Florida, per provare la canna da pesca comprata a Houston il giorno delle elezioni. Rientrerà a Washington domenica 15 dalle vacanze. Il Presidente uscente ha nominato uno «zar» per coordinare il trasferimento del potere al presidente eletto Bill Clinton: è Andrew Card, ministro dei Trasporti. Già vice responsabile di collegamento per il passaggio delle consegne tra Ronald Reagan e Bush nel 1988, a Card è stata affidata una «responsabilità generale» per assicurare che il cambio della guardia avvenga senza scosse. Prima di essere trasferito al ministero dei Trasporti nel dicembre scorso, Card era il vice capo di gabinetto della Casa Bianca. Nell'annunciare la nomina, il portavoce presidenziale Marlin Fitzwater ha precisato che anche il capo di gabinetto James Baker parteciperà ai lavori di transizione. Si incontrerà mercoledì prossimo con Vernon Jordan, nominato venerdì da Clinton a guidare la «squadra» che prepara il suo insediamento al potere. La leadership repubblicana sta nel frattempo esercitando pressioni sulla Casa Bianca in smobilitazione affinché Bush, prima di ritirarsi a vita privata, conceda il «perdono presidenziale» agli esponenti delle amministrazioni repubblicane coinvolti nello scandalo «Irangate». lAnsa-Agi]

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