Achille quand'era bambino sognava di diventare Papa

Achille quand'era bambino sognava di diventare Papa Inchiesta sui desideri dei politici da piccoli Achille quand'era bambino sognava di diventare Papa ROMA. Mario Segni in sahariana e cappellaccio alla Indiana Jones, Carlo Vizzini in testa alla hit-parade dei cantautori, Renato Altissimo intento a preparare un'anatra all'arancia. Se i sogni coltivati in tenera età da questi tre uomini politici si fossero avverati, oggi il fondatore dei «Popolari per la riforma» sarebbe un esploratore, il segretario socialdemocratico un cantante, il leader liberale uno chef, anche se, per sua stessa ammissione, non sa prepararsi neanche un caffè. E gli altri parlamentari? Cosa sognavano di fare «da grandi» prima di essere folgorati sulla via della politica? Le risposte raccolte dall'AdnKronos sono divertenti, o anche clamorose, come per il segretario del pds, Achille Occhetto, incerto, da bambino, se fare il tramviere o il... Papa. All'insegna dell'avventura i sogni del ministro socialdemocratico Maurizio Pa¬ gani: avrebbe fatto il capitano di vascello. Il de Roberto Formigoni si vedeva al volante di un bolide della Formula Uno. Poco spazio alla fantasia nei sogni di Umberto Bossi, che immaginava una folgorante carriera da tecnico radio-tv, e nessuno in quelli di Ciriaco De Mita: «Mi sono subito reso conto che per combinare qualcosa di concreto e di utile occorresse diventare adulti. Sogni nel cassetto non ne avevo». Il verde Francesco Rutelli sognava invece trionfi in Coppa Davis. L'ex presidente Francesco Cossiga oscillava tra la carriera universitaria e quella diplomatica. Nilde lotti fantasticava di diventare ingegnere ferroviario, il repubblicano Giuseppe Ayala si sarebbe dedicato volentieri alla progettazione di barche e velieri, il missino Gianfranco Fini voleva diventare un grande campione del calcio. [AdnKronos]

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