Mansell: vinco e poi dico addio di Cristiano Chiavegato

Mansell: vinco e poi dico addio Stanotte in Australia ultima tappa del campionato '92 e ultima gara di Nigel Mansell: vinco e poi dico addio Ma nel '94potrebbe tornare in FI ADELAIDE DAL NOSTRO INVIATO Tra fiumi di birra, perché gli austrabani prendono ogni manifestazione come se fosse il Festival di Monaco di Baviera, stanotte alle 4,30 italiane (diretta su Rai2 dalle 4,15) la Formula 1 darà l'addio al 1992. Mansell cercherà il decimo sigillo stagionale, la vittoria che gli consentirebbe di partire per gli Usa, per la sua avventura in Formula Indy, con l'aureola dell'eroe, del recordman. Ma l'inglese dovrà fare i conti con l'irriducibile Senna, con il compagno di squadra Patrese che vuole chiudere in bellezza pure lui con la Williams, con Schumacher e Berger. «Io - dice Mansell - voglio vincere per il puro piacere di arrivare primo. Non sento di vivere un momento storico. Anzi sono amareggiato, dispiaciuto e deluso per quanto è successo. E se me ne vado è proprio perché intendo cambiare aria. Negli ultimi giorni non si è fatto altro che parlare di una mia rinuncia all'America. Ho dato la mia parola e voglio mantenerla. Se succederà qualcosa di imprevisto, andrò a pescare». Il campione del mondo evidentemente si riferisce alle voci secondo le quali la Williams starebbe disperatamente tentando di recuperarlo: «Ma avrebbero dovuto pensarci prima, adesso è troppo tardi. Farò questa nuova esperienza, poi vedremo». Una promessa di ritorno per il '94? E' anche corsa la voce di un interessamento della Ferrari per il campione inglese, che accetterebbe volentieri di correre con una monoposto del Cavallino e sarebbe pentito di aver firmato il contratto per la Formula Indy americana. Interpellata in pro¬ posito, la Ferrari si è comunque limitata a confermare che i piloti per il '93 sono quelli annunciati, cioè Berger e Alesi. Proprio Alesi è stato molto «chiacchierato» in queste ultime settimane. Si è parlato di una fuga dalla Ferrari, di precoci contrasti con Berger. Ma lui, il francesine di origine siciliana, nega tutto. Per Alesi la scuderia di Maranello è come il primo amore. Ha fatto carte false per arrivarci e ora non intende mollare. «Voglio chiudere la stagione afferma Alesi - nel migliore dei modi. La pista mi piace, anche se si può uscire a ogni curva. Certo non posso illudermi é neppure fare una gara d'attacco. Debbo guidare all'ottanta per cento, sperando che qualcuno si ritiri, davanti. Solo così potrò arrivare sul podio». Come sarà il suo rapporto con Berger? «Io pilota, Berger pilota. Non ho problemi. Il prossimo anno scadrà il mio contratto con la Ferrari. Sarà molto importante partire bene, ottenere risultati positivi nelle prime gare. Così potrò capire se avrò la possibilità di rimanere o se dovrò cominciare a guardarmi attorno. Non posso di sicuro firmare per un altro team adesso». Due anni di Ferrari. Qual è il suo bilancio? «Ho visto tanta gente venire e andare. E non è stato bello. Ho un buon rapporto con le persone che hanno lavorato insieme a noi negli ultimi sei mesi e mi spiacerebbe non continuare». Pare molto sincero Jean Alesi. Sotto il profilo umano è un ragazzo dal cuore d'oro. Ma la Ferrari sarà capace di farlo crescere ancora e di accontentarlo? Cristiano Chiavegato Mansell cerca la 10a vittoria

Luoghi citati: America, Australia, Maranello, Monaco Di Baviera, Usa