Un errore per Toaff il raid anti-naziskin di Giovanni BianconiFrancesco GrignettiLiliana MadeoPierangelo Sapegno

Un errore per Toaff il raid anti-naziskin Anche il ministro Mancino lo condanna Un errore per Toaff il raid anti-naziskin 77 Ghetto con noi, dice il commando E per i neonazisti «non finirà cosi» ROMA. «Non è questo il secolo in cui gli ebrei saranno disposti a fare le vittime. I nostri figli non sopporteranno quello che noi abbiamo sopportato». Chi parla è il rabbino capo Elio Toaff. Ma quando ha saputo quello che era successo, la sera di giovedì, è rimasto «annichilito: un gesto folle, un gesto che non si può definire. Ho provato rabbia e disappunto». Per spegnere le tensioni, ventiquattr'ore dopo il raid ebreo contro i naziskin, il capo della polizia Vincenzo Parisi è andato nel vecchio Ghetto e si è incontrato con la massima guida spirituale. I responsabili politici della comunità prendono le distanze dai fatti, ma non troppo. Tullia Zevi ha detto: «Li posso capire». La polizia, intanto, indaga (sono sei finora le persone identificate e convocate in questura), ma con cautela. E il ministro dell'Interno, Nicola Mancino, fa sapere che «non c'è alcuna emergenza» ma che condanna il raid dei giovani ebrei. Giovanni Bianconi, Francesco Grignetti, Liliana Madeo e Pierangelo Sapegno A PAG. 2 e 3

Persone citate: Elio Toaff, Mancino, Nicola Mancino, Toaff, Tullia Zevi, Vincenzo Parisi

Luoghi citati: Roma