Negozianti più poveri dei dipendenti di Enzo Bacarani

Negozianti più poveri dei dipendenti Dalla tabella dei redditi del '90 emerge il fenomeno che ha provocato la minimum tax Negozianti più poveri dei dipendenti Le cifre più contrastanti riguardano le pelliccerie Seguono profumerie, gioiellerie e l'abbigliamento Dopo lo spettro della minimum tax, arrivano i fantasmi delle tabelle. Per commercianti e lavoratori autonomi è un momentaccio: presi di mira dal fisco che si accorge all'improvviso di essere stato per troppo tempo uno zio dal cuore tenero, criticati - qualche volta in maniera precipitosa e generica dai sindacati, accusati da partiti che fino a poco tempo fa avevano mostrato verso di loro indulgenza e simpatia, si trovano a dover fare i conti con cifre strane, contraddittorie, sorprendenti. I dati nella tabella a fianco, forniti dal ministero delle Finanze, riguardano il commercio al minuto del Comune di Torino e sono stati elaborati in base alle dichiarazioni dei redditi presentate nel '90 (e che quindi si riferiscono all'anno '89) dai dipendenti del settore e dai titolari delle imprese. Per quanto riguarda queste ultime, occorre fare una distinzione: ci sono le ditte che hanno optato per una contabilità in regime ordinario quelle che hanno adottato il sistema semplificato. Nel primo caso si tratta di imprese che dovrebbero avere un giro d'affari superiore ai 360 milioni all'anno, nel secondo caso si tratta di commercianti o imprenditori commerciali che dovrebbero avere un giro d'affari inferiore ai 360 milioni. E non mancano le sorprese. Accade, per esempio, che in alcuni settori (calzature, pelliccerie, profumerie, gioiellerie) i titolari dichiarino un reddito inferiore a quello del proprio dipendente. E' il fenomeno, peraltro molto diffuso, che ha fatto scattare l'idea della minimum tax. E' vero - come sostengono i commercianti - che le medie riferite a un solo anno possono essere «falsate» dai dati del negozio che chiude perché in perdita o da quelli del negozio che apre et;he quindi è pieno di debiti, ma è anche risaputo che il fenomeno si trascina da anni e non può essere considerato semplice coincidenza di un anno particolare. Per quanto riguarda i redditi dei dipendenti, in taluni casi molto bassi, è possibile che nelle medie siano stati inclusi anche i contratti di formazione lavoro. Qui a fianco abbiamo riportato i dati riferiti ai settori commerciali più diffusi e signi flcativi. Enzo Bacarani, LAscom: «Il settore è in crisi e molti cominciano a chiudere» La Confesercenti: «A volte si tratta di elusione fiscale» In alcune pelliccerie i dati più contrastanti fra i dipendenti e i titolari del negozio Roberto Camurati e, a fianco, Ottavio Guala presidente Ascom COMMERCIO DIPENDENTI IMPRESE REG 0HDIMARI0 IMPRESE RED. SEMPLIF. ATTIViTA' NUMERO STIPEHDIO NUMERO STIPENDIO NUMERO STIPENDIO ADDETTI MED. ANNUO ADDETTI MED. ANNUO ADDETTI MED. ANNUO CARNIFRESCHE E CONGELATE 321 12,56 313 13,55 245 11,60 P0LLAMIC0NIGLIE CACCIAGIONE E U0VA 26 13,12 12 8,83 23 12,22 SALUMERIE ED AFFINI, R0STICCERIE 223 14,26 69 16,33 168 10,56 PESCE E FRUTTI Dl MARE FRESCHI 30 12,77 12 22,25 31 13,50 LATTE ED ALTRIPR0D0TTI AFFINI 41 13,57 74 10,19 409 10,26 PANE CON ANNESS0 F0RN0 382 12,49 58 11,97 231 13,23 PASTICCERIA D0LCIUMIE C0NFETTERIA 266 13.40 25 17,84 157 13,55 FRUTTA FRESCA E SECCA, 0RTAGGIECC. 23 14,17 13 13,45 139 13,42 DR0GHERIE 98 14,49 36 13,72 116 10,90 VINILIQU0RIBEVANDE ED 0LII 47 11,77 6 12,83 59 13,31 SALE TABACCHI ED ALTRI GENERI 53 11,81 23 36,91 354 28,55 SUPERMERCATI 1619 36,07 7 15,71 4 10,50 ALIMENTISURGELATI 9 14,22 1 9,00 TESSUTI PER ABBIGLIAMENTO 84 16,46 9 37,35 33 15,94 FILATIE MERCERIE 71 14,46 45 10,73 236 11,50 C0NFEZI0NIU0M0 DONNA BAMBINO 1176 16,12 164 11,57 238 11,60 BIANCHERIA MAGLIERIA CRAVATTE ECC. 382 15,54 94 11,89 270 12,17 CALZATURE 339 16,27 55 10,95 85 12,58 CUOIPELLAME ED ACCESSORI 8 13,50 2 11,50 8 16,68 PELLETTERIE ED ARTIC0LI DA VIAGGI0 66 14,94 21 32,71 45 12,33 PELLICCE E PELLI PER PELLICCERIA 89 15,71 15 -138,69 9 23,11 ARTICOLI Dl ABBIGLIAMENTO N0N CLASS. 182 21,84 13 -78,77 24 11,42 TESSUTI PER ARREDAMENTOETENDAGGI 92 17,16 12 20,67 31 15,23 BIANCHERIA PER LA CASA 26 15,00 12 11,75 19 15,26 M0BILIE MATERASSI 240 15,25 36 15,69 75 13,59 CASALINGHIVETRERIE CERAMICHE ECC. 128 35,37 17 6,47 126 11,95 FERR AMENTA E CASSEFORTI 97 17,65 38 17,67 75 13,27 ELETTR0D0M. RISCALDAMENTO E C0NDIZ. 373 17,13 88 15,23 169 30,93 STRUMENTIMUSICALI, DISCHIE NASTRI 52 15,63 14 13,64 43 11,93 AUT0VEIC0LI [CON USATI] 852 21,95 4 9,75 13 16,69 DISTRIB. CARBURANTIE LUBRIFICANTI 135 14,55 16 14,88 320 19,38 FARMACIE 613 18,92 238 78,54 5 30,40 PROFUMERIE E PR0D0TTISIMILI 160 17,09 50 9,08 104 12,28 VERNICISMALTIC0L0RIPENNELLI ECC. 71 16,43 21 18,34 115 11,78 M0BILI ED ATTREZZATURE PER UFFICI0 151 18,42 13 31,73 5 14,80 CARTOLERIE E FILATELIA 155 19,08 26 15,58 228 9,91 LIBRERIE 193 18,44 9 18,78 30 15,29 RIVENDITE GI0RNALIE RIVISTE 8 12,36 38 27,58 250 24,30 APP. 0TTIC1F0T0GRAFICI ED AFFINI 163 19,50 31 15,97 113 14,37 ARTICOLI SPORTIVICAMPEGGIO E SIMILI 127 16,15 26 14,13 25 31,40 GI0IELLERIA 0REFICERIA 0R0L0GERIA 167 17,04 40 29,15 130 17,34 ARMIE MUNIZI0NI 6 13,17 5 11,00 5 8,00 GI0CATT0LI ARTICOLI PER INFANZIA AFFINI 55 14,24 14 4,93 29 10,62 LEGEND*. IDATI DEI REDDITIS0N0 IN MILIONI Dl LIRE. o riguarda i redditi enti, in taluni casi è possibile che nelno stati inclusi antti di formazione la fianco abbiamo riati riferiti ai settori i più diffusi e signi Enzo Bacarani,

Persone citate: Enzo Bacarani, Ottavio Guala, Pelli, Roberto Camurati, Secca, Simili

Luoghi citati: Comune Di Torino