Massoni eccellenti nel mirino

Massoni eccellenti nel mirino Perquisizioni nelle case di alti ufficiali, professionisti, noti personaggi Massoni eccellenti nel mirino L'indagine riguarda i gruppi coperti Dure polemiche: «Ideali dimenticati» Acque morte il giorno dopo la requisizione dell'elenco nominale dei massoni di Piazza del Gesù (Palazzo Vitelleschi). Nessuno dei «vertici» della loggia di piazza Castello, perquisita martedì mattina dai carabinieri dei Reparti Operativi, fa commenti. Anche perché pare che nessuno abbia qualcosa di concreto da dire. Se non questo: che il blitz dei carabinieri non si è limitato al sequestro dei tabulati e dei dischetti contenenti gli ottocento nomi dei «fratelli» (donne comprese) piemontesi ma è proseguito negli uffici e negli studi privati di alcuni professionisti. Dove e cosa è stato trovato? Al primo interrogativo è facile rispondere. I carabinieri, sempre su indicazione del procuratore della Repubblica di Palmi, che indaga su eventuali intrecci tra massoneria e criminalità, hanno cercato documenti presso i recapiti di esponenti della loggia. E' stato perquisito l'ufficio del primario pediatra professor Dario Pavesio che è il «Delegato magistrale della comunità piemontese», vale dire il numero uno in Piemonte; lo stesso è accaduto in casa di un alto ufficiale dell'esercito che in passato è stato il braccio destro del Gran Maestro, Canova: quindi un personaggio di rilevanza nazionale; idem nelle abitazioni e negli uffici di altri quattro o cinque «dignitari». Cos'hanno trovato? Lo renderà noto, semmai, il magistrato di Palmi. Quali reazioni? Disagio nelle persone che accettano di rispondere alle domande: «Sapere che tra noi ci possono essere persone compromesse con faccende che non riguardano la massoneria mortifica chi coltiva gli ideali massonici con convinzione». La risposta sembra uno stereotipo, quasi uno slogan. Però qualcuno ci crede davvero se nei giorni scorsi gli affiliati ad una loggia torinese dell'Obbedienza di Palazzo Giustiniani se ne sono andati chiudendo le porte del tempio. Sui motivi che hanno spinto il giudice Cordova ad indagare anche a Torino inutile fare domande. Un'ipotesi da prendere con cautela: «Pensiamo che abbia voluto controllare se il nostro elenco corrisponde con quello generale sequestrato a Roma, la settimana scorsa». E' la conferma che gli accertamenti tendono a individuare possibili gruppi «spuri». Il prof. Pavesio allarga le braccia: «Può darsi. A me risulta che non vi sono logge irregolari o coperte che fanno capo alla nostra Obbedienza. Forse si è fatta confusione con una delle tante iniziative massoniche, sorte negli ultimi anni e che impropriamente si fregiano dell'Obbedienza di Piazza del Gesù. Per questo abbiamo deciso di cambiare deno- mutazione assumendo quella di Obbedienza di Palazzo Vitelleschi». Non è facile a un profano districarsi nel groviglio delle «obbedienze»: c'è chi afferma a cominciare dall'ex venerabile P2 Lido Golii che in Italia operano almeno 18 massonerie. E' noto tuttavia che le più importanti e ufficiali sono quella di Palazzo Giustiniani e quella che adesso si chiama di Palazzo Vitelleschi, entrambe nel mirino della magistratura: la prima del magistrato Vittorio Corsi che indaga sulle irregolarità delle Usi torinesi, l'altra del dottor Agostino Cordova che spazia in tutta la Penisola. Pier Paolo Benedetto Il pubblico a un concerto per ricordare il massone Mozart Renzo Canova (a sinistra) Giuliano Di Bernardo (a destra)

Luoghi citati: Italia, Palmi, Piemonte, Roma, Torino