Privatizzazioni a passo di formica

Privatizzazioni a passo di formica Il «piano Barucci» ipotizzerebbe la cessione di Comit e Sme ma tra molto tempo Privatizzazioni a passo di formica Amato: ilprocesso si compirà nei prossimi anni ROMA. Al più presto - anche se con modalità ancora fumose - il Credito italiano; subito dopo la Banca commerciale italiana; in una terza fase la Sme; contestualmente una grossa quota azionaria - forse addirittura il controllo, forse no - dell'Ina. Sarebbe questa la «scaletta» delle privatizzazioni secondo Piero Barucci, ministro del Tesoro e principale responsabile del programma in seno al governo Amato. Sarebbe: il condizionale è infatti d'obbligo visto che nessuna delle indiscrezioni circolate al riguardo ha trovato conferma dalle fonti ufficiali. Il piano Barucci è comunque pronto. Non è escluso che eventuali ulteriori «limature» proposte da Bilancio o Industria, per non dire autentici «contro-piani», possano anche aggiungersi, non confluendovi, al lavoro dei Tesoro. Sempre secondo indiscrezioni, per Tiri il «piano-Barucci» configurerebbe un futuro assai magro. Cedute le partecipazioni più importanti, infatti, le due holding industriali destinate a restare pubbliche, Stet e Finmeccanica, potrebbero passare direttamente sotto il controllo del Tesoro e l'Ir! spa potrebbe essere liquidata. Di privatizzazioni, comunque, si è occupato diretta¬ mente ieri Giuliano Amato con una nota in cui, criticando in apparenza le agenzie di stampa ma senza dubbio, implicitamente, anche le loro fonti, ha ribadito che «le uniche sedi che si occuperanno del piano di riordino delle imprese pubbliche saranno quelle indicate dalla legge, e lo faranno nei modi e con le sequenze indicate dalla legge» ed ha stigmatizzato le «pure fantasie» circolate in senso diverso negli ultimi giorni. In un'intervista a Canale 5, Amato ha dato un segnale chiaro arca la gradualità delle privatizzazioni e la preferenza del governo per le public company (formula più volte invocata, nelle ultime settimane, anche da Giancarlo Valori, presidente della contesissima Sme). «Le Partecipazioni statali - ha detto Amato - ormai francamente non ci sono più. Il ministero è di fatto scomparso anche se deve essere eliminato di diritto. Stiamo per presentare al Paese un piano di riordino delle ex Ppss che avvia un processo che non si farà in un giorno, ma nei prossimi anni, di trasformazione ed eliminazione per cui non avremo più le imprese pubbliche e le imprese private. Le ex pubbliche saranno prevalentemente a capitale diffuso». [r. e. s.]

Persone citate: Barucci, Giancarlo Valori, Giuliano Amato, Piero Barucci

Luoghi citati: Roma