Sovignano e la luna incantano gli argentini di Luigi Rossi

Sovignano e la luna incantano gli argentini La compagnia del Nuovo a Buenos Aires Sovignano e la luna incantano gli argentini Successo travolgente dei torinesi Invitati anche al festival di Cuba BUENOS AIRES. Intensi versi di Borges all'inizio e un appassionato tango nel finale. Parrebbe una impaginazione pensata espressamente per una tournée argentina ed invece, al momento nel quale Gian Mesturino ideava «Lo spettacolo della luna», non era neppure lontanamente prevista una trasferta sudamericana realizzata, nell'ambito del quinto centenario colombiano, dalla compagnia del Teatro Nuovo di Torino come momento di danza della rassegna «Italiana 92». Proprio nel medesimo teatro Coliseo di Buenos Aires, ove pochi giorni prima aveva trionfalmente debuttato la balena di Gassman, i ragazzi torinesi capitanati da Luciana Savignano hanno per due giorni entusiasmato i «portenos» con uno spettacolo che è fatto di musica, danza, ma anche di poesia recitata in lingua italiana dalla calda voce di Nando Gazzolo. E' vero che i programmi riportavano anche la traduzione spagnola e che moltissimi dei presenti erano italiani o oriundi, ma resta incontrovertibile la partecipazione all'alto clima poetico creato dai versi, oltreché del grande poeta argentino, anche dei nostri Leopardi, D'Annunzio, Quasimodo, Ungaretti, Sinisgalli, Lucini. E grande il consenso per Luciana Savignano, soprattutto dopo lo stupendo assolo «La luna» che Béjart aveva creato per lei alla Scala e resta il più prezioso «cammeo» del suo repertorio. Altre due pagine solistiche per la nostra stella «La regina della notte» sulla musica di Mozart coreografata da Gheorghe Iancu e «Casta Diva» sulla voce della Callas nella coreografia di Orazio Messina. Accanto al forte danzatore ospite Marc Renouard, Luciana ha invece eseguito due «pas de deux» sul «Chiaro di luna» di Beethoven e su «Notte trasfigurata» di Schoenberg. Apprezzati anche i giovani torinesi e segnatamente Marisa Milanese e Lorenzo Casorelli in parti solistiche. Particolarmente significative sono state anche le tappe a Cordova e a Mar de la Piata, sempre col medesimo spettacolo. La prima località, gemellata con Torino, ha visto una importante cerimonia ufficiale alla Municipalidad ove il sindaco Ruben Marti ha ricevuto dal capo tournée Lino Bongiovanni un messaggio del sindaco di Torino ed ha scambiato con il console e gli artisti italiani auguri ed omaggi. Lo spettacolo è avvenuto nel delizioso teatro all'italiana ottocentesco dedicato al «Libertador» nazionale General San Martin. Anche qui concorso di italiani che da sempre sono insediati in questa città dell'interno con particolare riguardo per i piemontesi che hanno conservato dialetto e persino tradizioni gastronomiche come la «bagna caoda» diffusa forse più qui che da noi. L'ultimo balzo argentino della compagnia è avvenuto nella città di villeggiatura di Mar, de la Piata particolarmente affollata di turisti nel lungo weekend del giorno di Colombo e rallegrata da un sole caldo primaverile che propiziava già i bagni dell'oceano. Qui il console italiano Massimo Sassi ha procurato calorose accoglienze così come gli spettatori del teatro Neptuno, ove il Nuovo di Torino inaugurava proprio il ciclo di «Italiana 92». Ed ha chiuso in bellezza la prima tappa latinoamericana del suo programma che conoscerà ora una puntata al Festival internazionale dell'Havana a Cuba. Luigi Rossi

Luoghi citati: Buenos Aires, Cuba, Torino