Chiambretti oscurato in Val d'Aosta

Chiambretti oscurato in Val d'Aosta «Perché sembro calabrese» Chiambretti oscurato in Val d'Aosta MELANO. Chiambretti è valdostano. Lo si capisce dall'accento e dai tratti somatici. Eppure in Val d'Aosta il suo Telegiornale Zero non si vede. Viene «oscurato» per dare spazio ai programmi delle Regioni a statuto speciale. La sua trasmissione d'assalto è replicata il mattino successivo, ma ovviamente perde l'attualità. Il perché lo spiega bene Aldo Sommi, direttore Rai della Val d'Aosta: «E' stato detto che la sede regionale della Rai, dopo il giornale delle 19,30 manda in onda un programma prodotto da una locale struttura. Voglio ricordare che la "locale struttura" è una delle quattro ancora in vita. Noi abbiamo l'obbligo di rispettare la convenzione della presidenza del Consiglio dei ministri che impone i nostri programmi. In sostituzione a Chiambretti, vanno in onda, il martedì in lingua italiana, il mercoledì in francese, il giovedì in italiano e il venerdì in francese. La trasmissione di Chiambretti viene registrata da Mila- l no, per noi e per l'Alto Adige. | Soltanto noi, però, lo spazio che occupiamo in quell'orario lo restituiamo in replica, il mattino dopo. C'è anche un ordine del giorno del Consiglio a Regione Autonoma del 14 gennaio del 1988, che "stima questa collocazione oraria la più conforme, e qualsiasi cambiamento è contro lo spirito della Convenzione". Che cosa dovrei fare, contravvenire le disposizioni e non trasmettere ciò che è stato deciso per dare ragione a qualche decina di telespettatori che preferiscono Piero Chiambretti?». Intanto i seguaci di «Pierrambo» sono indignati e stanno tentando in ogni modo di porre fine all'«ingiustizia» raccogliendo firme per impedire (ad esempio), che si ripeta quel Tgzero da StVincent dell'altra sera che ha vietato agli appassionati di godersi Chiambretti contro (si fa per dire) Alberto Sordi, Rita Schillaci, Gina Lollobrigida, Monica Vitti. «Proprio noi qui nella Vallèe dicono indignati - non ci siamo visti Piero che in casa nostra si esibiva nel suo mordi e fuggi». Chiambretti ha una versione tutta sua del caso. «Che cosa so della Val d'Aosta? Ecco, mentre in Svizzera vado per prendermi la cioccolata, in Val d'Aosta ci vado per fare benzina. Bisogna stare attenti poi a non mettere la cioccolata nel serbatoio». E invece nel Pirellone tutto vetri, su e giù per trenta piani ieri sera perché c'è andato? «E' il posto ideale dove cercare la trasparenza. Essendo qui la sede della giunta regionale della Lombardia mi sono armato dei nomi dei 18 inquisiti e su è giù per i trenta piani, ho cercato di agguantarne qualcuno. Ad esempio quel tale Ugo Finetti, vicepresidente della Giunta perché è un ex giornalista ed è uno dei miei miti che insieme a Sandro Paternostro, Carosio, Helenio Herrera e il professor Cutolo, sono responsabili della mia vocazione audiovisiva». Quali le novità per stasera? «Non posso dirlo. Lei come collega mi capisce. E' un vero scoop. Posso confidare però che ho in corso un braccio di ferro con Maria Giovanna Maghe per trattare il tema: "Dove va l'America di Clinton?"». Chiambretti, torniamo alla Valle d'Aosta, dove il suo «(Telegiornale Zero» viene «oscurato». Perché? «Oscurato e qualche volta sfumato basso, che è peggio. Perché pur essendo valdostano assomiglio a un calabrese». Nevio Boni •■"1

Luoghi citati: America, Lombardia, Val D'aosta, Valle D'aosta