Transessuali Nuova lite a Bologna di M. O.

Transessuali Nuova lite a Bologna Curia-Comune Transessuali Nuova lite a Bologna BOLOGNA. E' ancora polemica tra gli amministratori bolognesi e la Curia guidata dall'arcivescovo Giacomo Biffi. Nuovo oggetto del contendere: una delibera che assegna una sede all'associazione dei transessuali, per farne un consultorio per la prevenzione anti-Aids. «Se sbagliare è umano, insistere nell'errore è diabolico». E' questo il giudizio della Curia scesa subito in campo per impedire un nuovo scandalo sotto le Due Torri. La Curia non intende accettare che alla sede dell'Arcigay si aggiunga in città uno spazio concesso al movimento dei transex. E questa volta Biffi può contare su un alleato anche nella giunta bicolore pds-psi. Contro la delibera che assegna un appartamento al Movimento italiano transessuali (Mit), proposta da Claudio Sassi, l'amministratore che ha aperto il bando per gli alloggi pubblici anche alle coppie gay, si è scagliato l'assessore alla sanità Mauro Moruzzi, suo collega di giunta e di partito (pds). «Non si può mettere un consultorio in quegli appartamenti. Non sono idonei. Questa è improvvisazione amministrativa», ha urlato Moruzzi prima di abbandonare la riunione di giunta. «E' un pasticcio all'italiana. Un consultorio è una cosa seria e non si improvvisa - ha aggiunto l'assessore - non si può prendere a pretesto la sanità per assegnare sedi alle associazioni». Al Mit la sede serve per ottenere i finanziamenti regionali ad un progetto che prevede la realizzazione di un consultorio per transessuali, destinato alla prevenzione dell'Aids e alla cura dei rischi di infezione che corre chi si sottopone ad operazioni per il cambiamento del sesso. La querelle scoppiata tra i due assessori ha fatto rinviare di una settimana ogni decisione della giunta, che deve ora fare i conti anche con la posizione di netta contrarietà della Curia. Afferma il documento ispirato da Biffi: «Il Comune, dopo aver dato una sede all'associazione bolognese degli omosessuali, vuole concedere una sede all'associazione dei transessuali: in questo modo si dà approvazione a questi gruppi organizzati che intendono giustificare i comportamenti di queste persone. Questo modo di procedere dev'essere condannato, perché tende a fare superare una corretta concezione della morale sessuale e non affronta il vero problema di queste persone». La Curia passa quindi al contrattacco accusando il Comune di voler erigere barriere contro i diversi: «Coloro che hanno problemi di tendenze transessuali vanno capiti e aiutati non attraverso la segregazione in gruppi associati tra loro, con l'amara illusione di superare il problema, e in ultima analisi facendone un ghetto. Fa pena notare come il problema dell'Aids, legato spesso a comportamenti sessuali scorretti, diventi il pretesto per giustificare raggruppamenti come questi. Pensavamo che i consultori fossero in grado di aiutare tutti: o si vogliono tenere lontani i transessuali anche da questi luoghi pubblici?», [m. o.]

Persone citate: Biffi, Claudio Sassi, Curia, Giacomo Biffi, Mauro Moruzzi, Moruzzi

Luoghi citati: Bologna