« Un'americanata discutibile »

« Un'americanata discutibile » « Un'americanata discutibile » Il progetto criticato da Aci e Comuni IL VEICOLO DI GRUPPO LA proposta del ministro Tesini avrà di sicuro il pregio dell'originalità, anche se non si sa quanto potrà essere efficace senza oberare di ulterioVimansioni e spese i Comuni italiani che già devono fare i conti cpn;)bjlanci che fanno acqua, da,, tutte le parti Sostiene Michele Caporossi, segretario dell'osservatorio del traffico dell'Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani): «Noi siamo favorevolissimi al "car pool" come elemento per combattere la congestione. Ma non vorremmo che fosse ima delle solite proposte eclatanti del governo per coprire l'emergenza e che non appartenga a un pacchetto di misure studiato e definitivo. Il governo ci deve dire chiaramente le sue intenzioni e darci gli strumenti per agire, con un decreto legge. E' fondamentale per far funzionare le proposte che si fanno. Attualmente i Comuni non hanno possibilità di controllare il traffico: su 60 mila vigili urbani solo 20 mila sono addetti alla strada. E solo il 3 per cento delle infrazioni viene perseguito». Cosa chie- dete? «Ritieniamo pregiudiziale l'accettazione di ima nostra proposta che è quella degli ausiliari del traffico. Quando era stata lanciata l'idea si era anche parlato di impiegare giovani di leva ma erano sorti equivoci sulle competenze. In realtà la loro funzione è solo di controllo e per di più si autofinanzia. Si pensi che a Parigi, con i "berretti rossi" si sono risolti l'80 per cento dei problemi di traffico. Ribadiamo che i Comuni sono dispo¬ nibili, gli amministratori affrontano anche l'impopolarità, ma il governo deve venirci incontro». «Noi preferiamo incentivare piuttosto che vietare» dicono all'Aci, dove la misura appare un po' troppo semplicistica. E il presidente Rosario Alessi ricorda che da tempo il problema è stato esaminato dall'Automobil Club: «In occasione della 48a Conferenza nazionale sul traffico a Stresa l'Aci aveva proposto misure che favorissero l'uso di auto da più passeggeri. Ma erano misure da adottare con intelligente gradualità e offrendo reali alternative di trasporto ai cittadini». E pensare che c'era tutta una serie di modelli se non da copiare almeno da tenere in considerazione. Negli Usa oltre alle corsie preferenziali per auto con più occupanti, c'è persino una pubblicazione mensile «The Commuters' Register» (Il Bollettino dei pendolari), con centi¬ naia di edizioni locali con pagine di inserzioni di chi cerca o mette a disposizione una «pool car». In alcune metropoli come Singapore e Hong Kong vige il sistema del «road pricing», ossia di una tassa per utilizzare alcune strade verso il centro. Anche in Italia ci sono state iniziative, ma piuttosto limitate. A Como l'assessore alla Viabilità Pierpaolo Nahmias aveva inventato lo slogan «Non fare l'orso, viaggia in compagnia», suscitando però le perplessità dei tassisti. A Bologna il Comune aveva promosso una sorta di autostop organizzato: l'auto di chi era disponibile a caricare passeggeri esponeva un adesivo su cui era disegnato un canguro verde, e chi era intenzionato ad approfittarne doveva esibire una «stop card» sempre con lo stesso simbolo del canguro. Per il resto si continua a viaggiare come al solito, e quando sarà lanciato l'allarme smog si continuerà con provvedimenti tampone, come al solito. Paolo Querio «Sono misure da adottare con intelligente gradualità e prima di farlo occorre dare alternative di trasporto» Il presidente dell'Automobile Club d'Italia, Rosario Alessi: «L'Aci ha già fatto proposte per l'auto con più persone»

Persone citate: Michele Caporossi, Paolo Querio, Rosario Alessi, Tesini

Luoghi citati: Aci, Bologna, Como, Hong Kong, Italia, Parigi, Singapore, Stresa, Usa