Quelli di Telemontecarlo ci fanno l'«Instant Blob» di Alessandra Pieracci

Quelli di Telemontecarlo ci fanno l'«Instant Blob» TIVÙ'& TIVÙ' Quelli di Telemontecarlo ci fanno l'«Instant Blob» LA Cucca ce l'ha vere, la Parietti ce l'ha finte, se ce l'avrebbe pure Barbato mmmmmm!»: è la sintesi della domenica televisiva secondo Alvaro Vitali-Pierino che, come Richetto dello «Zecchino d'oro», non crescerà mai fino all'età della pensione. Ripescato dall'oblìo, Vitali è uno degli ospiti fissi del nuovo programma «T'amo tv», che ha esordito su Telemontecarlo lunedì alle 22,35. Una puntata prologo, ma ha già fatto capire che cosa ci aspetta: una sorta di «Quelli della notte» di arboriana memoria e citazione, intelligentemente riciclato intorno all'idea di fare del vedere la tv oggetto stesso della medesima. Cioè, si prende una casa, ci si ammucchiano come ospiti personaggi comici fortemente caratterizzati, cui ci si affezionerà sempre di più di volta in volta, si guarnisce con individui «veri» di coté rigorosamente intellettuale (c'erano Laura Delli Colli e Massimo Fini) e si serve caldo. Porge il vassoio, pardon il microfono, un garbato ma perfido Fabio Fazio. «Hai i capelli ricci, sei giovane e brillante, potresti diventare il Frizzi di Telemontecarlo» gli dice Patrizia Loreti (quasi la Mar- chini della situazione). «Io la denuncio» le risponde l'interessato. Ospiti veri e finti sono assediati dagli schermi e dovrebbero commentare in diretta ognuno il programma che sta seguendo per realizzare un «Instant Blob». Ma questo succederà nella seconda puntata. La panoramica dei tipi umani è varia. L'ansiolitico Damele Luttazzi vuole la ricetta della spremuta di criceto (nella finzione, la casa è quella di Wilma De Angelis, l'Artusi di Tmc). Il critico Enrico Magrelli fa se stesso appena un po' sopra le righe: «Io, Lietta, Adalgisa (forse voleva dire Natalia o Irene, ma non ne ha avuto il coraggio?) e altri critici abbiamo bruciato tutte le cassette con i film per dedicarci esclusivamente a sit, soap, novelas. Siamo i fondatori del circolo Telecupido». Da Melate, «piccolo centro della Brianza momentaneamente in provincia di Como» è «venuto giù a Roma» («Perché giù?» dice Fazio) Alti «diminutivo di Altero» Galeazzi, coiffeur pour dame che spera di incontrare Carolina di Monaco. Poi c'è la signora Salimbeni Schwartz che «organizza salotti», «No eventi». «Ma che differenza c'è?», «Sono più larghi». Pino Strabioli parla come Manfredi quando faceva il ciociaro e ha fondato il «Festival dei due ponti a uno sputo da Terni». Paola Mannini è la graziosa maestra della scuola elementare «Walt Disney» che insegna solo con i programmi televisivi: «Guerra dei Roses» per la seconda elementare, Costanzo Show per tutti i 5 anni. «Giuri che non farà un libro con i temi dei suoi alunni». «Giuro. Ma farò un video». Osvaldo Fresia è di Saluzzo ma lavora a Cuneo dove collabora alla gestione di un aeroporto a conduzione familiare. Lucio Salis è invece un awocato-imprenditore che ha creato in Sardegna «Telebontà», «network in nuce» con due minuti di pubblicità al giorno e un quiz dove chi non risponde torna la volta successiva. Presentatore disperato, Iachetti. Da aggiungere, il concorso per video fai-da-te e la possibilità di intervenire telefonando al numero verde 1678 «che vuol dire che paghiamo noi» 61205. Autori Antonio Avati e Fabio Fazio, regista Rita Vicario. Il seguito alla settimana prossima Alessandra Pieracci

Luoghi citati: Como, Cuneo, Monaco, Roma, Saluzzo, Sardegna, Terni