Candid-camera sui criminali

Candid-camera sui criminali FRANCIA Collegati alla polizia: polemiche per l'iniziativa di Levallois Candid-camera sui criminali Occhi elettronici nella banlieue parigina PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Cento telecamere per filmare la delinquenza nelle strade della banlieue. L'iniziativa l'ha presa Patrick Balkany, il sindaco di Levallois-Perret, grosso centro residenziale a neppure cinque minuti d'auto da Parigi. Le cineprese filmeranno gli angolichiave più temuti per rapine, aggressioni, violenze, droga. Ed è previsto che le immagini finiscano sul monitor del locale commissariato. Uno o più agenti dovrebbero sorvegliarle in permanenza, pronti a intervenire qualora le circostanze lo richiedessero. E' una decisione che fa storia. Alle telecamere a circuito chiuso - banche, assicurazioni, ministeri, aziende private - siamo abituati da anni. Ma filmare l'insicurezza sulla pubblica via è ben altra cosa. Equivale ad ammettere che il normale pattugliamento non garantisce a sufficienza la sicurezza dei cittadini e che la prevenzione telematica sostituirà quella sul campo. Il Consiglio comunale ha già votato crediti per 700 milioni circa, in modo da poter installare entro fine mese le prime trenta telecamere. Le altre seguiranno nei prossimi due anni. Il municipio ha dovuto chiederne autorizzazione alla Commissione nazionale informatica e libertà, che vigila sugli abusi pubblici in materia telematica. E' arrivato il «sì», ma a una condizione: che l'angolo di ripresa lasci fuori i domicili privati. Insomma, l'occhio elettronico non deve praticare il voyeurismo. Per il resto, nulla da eccepire. Spiega il sindaco che la misura vuole essere anzitutto dissuasiva, e nega che LevalloisPerret sia un Bronx transalpino, come potrebbe apparire dai rimedi radicali che l'amministrazione propone. In realtà, passa per un Comune-bene, meno elegante di Neully con cui confina e dove molti parigini benestanti risiedono, ma comunque molto richiesto. E nei prossimi mesi sono previsti massicci servizi di ristruttura¬ zione per creare centri commerciali, infrastrutture, residence di alto livello. LevalloisPerret si vorrebbe insomma candidare a un rapido sviluppo, a spese della troppo congestionata Parigi. Ma, per farlo, occorrono garanzie di sicurezza che, finora, non si possono dire raggiunte. In particolare, destano preoccupazione i quartieri a maggioranza nera o maghrebina, ove la microdelinquenza è molto sviluppata. Due piaghe su tutte le altre: droga e vandalismo. Gli spacciatori imperversano ormai da tempo, portandosi inevitabilmente dietro altri reati (piccolo racket, esazioni, rapine ai passanti). Sul vandalismo il discorso è ancora più grave. Non passa giorno senza immobili pubblici o privati non siano ricoperti di graffiti. Vetri infranti, incendi dolosi, danneggiamenti vari sono egualmente all'ordine del giorno. I responsabili sono, il più delle volte, minorenni, il che rende difficili perseguirli. Ma almeno individuarli ora sarà possibile. [e. bn.)

Persone citate: Patrick Balkany, Perret

Luoghi citati: Francia, Parigi