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Suspense a Wall Street Suspense a Wall Street Sindrome da elezioni alla Borsa Dollaro in tilt per 10 minuti NEW YORK. Dollaro e Wall Street nervosi sino all'ultimo momento. Aspettando l'esito delle elezioni presidenziali americane, il dollaro è andato in tilt, per tenere su l'indice della Borsa sono intervenuti due volte i computers. Improvvisamente, intorno alle 16,30 italiane, molti operatori sono ammutoliti, davanti ai loro schermi, vedendo le quotazioni del biglietto verde crollare. Il panico è durato solo pochi minuti, non più di 10-15, poi la divisa statunitense ha riguadagnato terreno e si è assestata. All'origine dell'improvvisa "immersione", voci non controllate secondo cui Clinton, se sarà eletto presidente, spingerà il dollaro drasticamente al ribasso, fino a una quota di 100 yen. A rafforzare queste indiscrezioni, altre voci che davano per probabile la nomina di Paul Volcker, predecessore di Alan Greenspan alla guida della Federai Reserve, a consigliere economico di Clinton, un personaggio a cui molti analisti attribuiscono la tesi di un necessario riequilibrio del rapporto di cambio dollaro-yen, in favore della divisa giapponese. Un portavoce di Clinton ha comunque smentito queste illazioni, commentando con un secco «questa è l'ora degli sciocchi pettegolezzi». Apparentemente il mercato non ha dato molto credito alle voci, ma molti investitori hanno preferito cautelarsi comprando yen. Questo spiega perché il dollaro è risalito ai valori precedenti nei confronti del marco e di molte altre controparti, mentre ha perso oltre un punto sulla divisa giapponese. Eguale impasse è toccata a Wall Street che, dopo aver consolidato un andamento al rialzo nel corso di tutta la mattinata, ha fatto registrare un improvviso calo di 25 punti nominali. Subito dopo la forte perdita, verso le 20,30 italiane, l'indice Dow Jones si è riassestato a quota 3245 punti, per poi recuperare a fine seduta sino a 3252,48 punti, con una perdita dello 0,30%.