In Italia beffare i divieti è regola di Francesco Grignetti

In Italia beffare i divieti è regola In Italia beffare i divieti è regola Centinaia di leggi mai applicate e dimenticate ^ffiTgipw ALLA RICERCA LEGGI dimenticate, inattuate, obsolete. Un male italiaI no, ma non solo. La Francia prova a vietare il fumo ai suoi cittadini e registra un solenne fallimento. E l'Italia? La legge che vieta il fumo è del 1975 e viene disattesa quasi ovunque. I cinema la rispettano. Ma non gli uffici pubblici, a cominciare dagli uffici della posta. Tutti i tentativi di renderla più severa sono falliti. Ci provò quasi dieci anni fa il ministro della Sanità Costante Degan, de. La proposta di De Lorenzo non è che l'ultima di una lunga serie. E lo stesso ministro non si nasconde i rischi, quando dice: «Speriamo che il Parlamento l'approvi in fretta». Ma poi come meravigliarsi? Siamo o no la patria di ogni abusivismo? Si potrebbe scrivere un libro sulle leggi inattuate, a partire da quelle ambientali e urbanistiche. Ma c'è da essere comprensivi: sono almeno 250 mila le leggi in vigore, e dunque l'infrazione o la dimenticanza sono sempre in agguato. Si può andare a caccia di curiosità, insomma, ed è sicuro che non si resta delusi. Chi ricorda la legge sulle cinture di sicurezza? Grande battage sui giornali nei primi giorni di applicazione. Poi più niente. Così oggi nelle città si viaggia quasi regolarmente slacciati. Ma attenzione, c'è una sentenza del preto-: re di Milano a favore di una compagnia di assicurazioni e contro un cittadino incauto: un uomo, seduto vicino al guidatore, è stato sbalzato fuori dall'auto; non indossava le cinture e l'assicurazione ha preteso un concorso di colpa. Rimborso dimezzato. Inutile dire che sono finiti nel dimenticatoio anche i limiti di velocità e i palloncini antialcol che dovevano limitare drasticamente gli incidenti stradali. Alzi la mano, infatti, chi ha mai visto un palloncino o un etilometro. Ma di leggi dimenticate e inattuate ce ne sono a bizzeffe. Che dire di quella legge che vieta di ospitare in casa un ospite straniero senza regolare denuncia alla Questura? E' una legge degli anni Cinquanta. E' tornata d'attualità oggi che in molte case dor¬ mono le colf filippine. Si rischia un anno di arresto o un'ammenda di 400 mila lire. E' dal 1923 che non si possono fotografare i monumenti. Dal 1930, invece è vietato allevare piccioni viaggiatori senza autorizzazione: i carabinieri sono tenuti ad abbattere ogni piccione viaggiatore sprovvisto di contrassegno della Federazione colombofila italiana. Per motivi di sicurezza sono vietate anche le foto aeree e le foto-ricordo all'in¬ terno di aeroporti. E poi c'è il campo delle bolle e delle ricevute. E' vietato acquistare vino direttamente dal contadino, ad esempio. Il privato cittadino che si carica in macchina qualche litro di vino casereccio, infatti, dovrebbe munirsi di bolla d'accompagnamento Iva. Ma la benedetta bolla non la può avere, perché non è un commerciante e non ha diritto all'apposito registro Iva. Ma sono le leggi a difesa del consumatore quelle più spesso dimenticate. Si pensi alla tanto combattuta legge sul peso netto. Si deve pagare il prosciutto e non la carta. Ma chi controlla mai le bilance? Quando i controlli ci sono, invece, le sorprese non mancano. Un esempio: l'Isvap (istituto vigilanza sulle assicurazioni private) aveva raccomandato alle compagnie d'informare i clienti che ogni anno i valori di un'auto diminuiscono e quindi, di conseguenza, devono ridursi i premi. «Si è reso necessario richiamare energicamente le imprese», ha comunicato il ministero dell'Industria. Francesco Grignetti Cinture in auto e peso netto due obblighi mai rispettati In auto con le cinture, un caso più unico che raro, ormai

Persone citate: Costante Degan, De Lorenzo

Luoghi citati: Francia, Italia, Milano