Propaganda con Benito

Propaganda con Benito Propaganda con Benito 7/ Duce in uno spot tv a New York Rissa fra due candidati senatori NEW YORK. Anche Benito Mussolini è stato mobilitato per la campagna elettorale americana. La lotta senza esclusione di colpi tra i due candidati al seggio senatoriale di New York, l'italo-americano repubblicano Alfonse D'Amato ed il democratico Robert Abrams, ha visto il secondo qualificare il primo senza tanti complimenti come un «fascista». Parola particolarmente grave se indirizzata ad un americano di origine italiana già discusso per i suoi metodi non esattamente ortodossi. D'Amato, che difende il seggio di senatore che ha tenuto per tre legislature e che ha già detto abbandonerà dopo questo mandato perché disgustato dal tono di rissa assunto dalla politica americana, ha colpito molto basso. Ha presentato alla stampa uno spot elettorale in cui rispondeva all'accusa, uno spot dai toni molto equilibrati. Ma, senza dire nulla ai giornalisti, ha acquistato un consistente spazio pubblicitario nelle tv che trasmettono sull'area di New York ed ha mandato in onda un secondo spot dove, sulle immagini di .Mussolinijìhe arringa la folla esaltante, rimanda al mittente l'accusa di fascista aggiungendoci parecchio di suo. I giornali se ne sono accorti, e sentitisi presi in giro hanno accusato duramente D'Amato di grave scorrettezza. Il suo staff ha cercato di difenderlo dicendo che il secondo spot non era pronto al momento della presentazione alla stampa ma a questo punto è saltata fuori la cassetta di entrambi gli spot, con la data dello stesso giorno in sovraimpressione per l'uno e per l'altro. D'Amato ha evitato ulteriori commenti, ma dalla faccenda è uscito con le ossa rotte. Comunque i suoi spot un qualche effetto l'hanno sortito, perché la comunità italo-americana di New York (dove comunque non mancano i nostalgici), concentrata in una zona della città dove alcuni negozi vendono ancora adesso le magliette con sopra la mascella vohvita del Duce, ha atteso le ultime 72 ore prima della giornata elettorale per dare il proprio appoggio ufficiale al democratico Abrams. (Agii

Persone citate: Abrams, Alfonse D'amato, Benito Mussolini, D'amato, Duce, Robert Abrams

Luoghi citati: New York