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Brooksfield a battesimo con suspense VeleadAntibes Brooksfield a battesimo con suspense ANTIBES DAL NOSTRO INVIATO Festa della vela italiana nel porto che ospita le barche vip del Mediterraneo. Accanto a Matador, Passage to Venice, Extrabeat e Puritan è attraccato da poche ore l'ultimo gioiello della tecnologia applicata alle barche a vela: è Brooksfield, il primo e per ora unico scafo italiano iscritto ufficialmente al giro del mondo 1993-94 che è stato varato ieri a mezzogiorno. Costruito dal cantiere Tencara, è stato portato ad Antibes, dove ha sede lo studio Bouvet-Petit che ha firmato il progetto, per l'allestimento delle attrezzature prima del varo: è un 60 piedi (lungo circa 20 metri) studiato per affrontare le condizioni estreme di una circumnavigazione di 32 mila miglia. Più piccolo rispetto ai maxi presenta come novità assoluta per questo tipo di barche, l'uso di zavorre liquide: due contenitori di acqua da 2500 litri che si possono riempire e svuotare in modo da dare un assetto equilibrato alla barca insieme con i 7000 chili di zavorra di piombo posizionati nel bulbo a siluro appeso alla pinna della chiglia. Skipper del veliero è il torinese Guido Maisto. Fanno parte dell'equipaggio Herve Jan, Simon Alltree, Richard Brisius e gli italiani Andrea Proto, di La Spezia, Luca Repetto, di Torino, Franco Cattai, di Genova, Gigio Russo, di Treviso, e Matteo Caglieris di Milano. Si unirà ali'equipaggio anche l'architetto francese Olivier Petit, che farà alcune gare oceaniche su Brooksfield per verificare la funzionalità del progetto. Ieri alla festa non c'era il clima mondano e trionfale che ha accompagnato un altro celebre varo, quello del Moro di Venezia. Una sola cosa in comune: anche qui, la madrina non è riuscita a spaccare al primo colpo la bottiglia di champagne sul naso del veliero: non è di buon auspicio per i marinai superstiziosi, ma un velista dell'equipaggio, previdente, aveva provveduto a procurarsi, come antidoto, una bella treccia di cime d'aglio. Irene Cablati