«De Mita rimane avellinese»

«De Mita rimane avellinese» LA MALFA «De Mita rimane avellinese» ROMA. E' «necessario» realizzare al più presto «un governo completamente sganciato dai partiti, presieduto da una personalità scelta dal presidente della Repubblica e sostenuto in Parlamento dal più vasto arco politico, dalla Lega Nord al pds, un governo libero di dire la verità agli italiani e di affrontare i problemi». Lo ha affermato Giorgio La Malfa, nel corso di un'intervista al programma «Italiani» di Raitre: se Bossi dovesse rifiutare - ha aggiunto - «allora si vedrebbe che i leghisti lavorano per lo sfascio» e «anche gli elettori li condannerebbero». Mario Segni sarebbe «l'unico esponente della de» in grado di presiedere tale governo, mentre i ministri andrebbero scelti «fuori dal Parlamento». La Malfa ha anche parlato di «ignoranza crassa» di Ciriaco De Mita per aver chiamato in causa Enrico Cuccia come ispiratore di Segni: «Nonostante sia stato presidente del Consiglio, De Mita è rimasto un parlamentare di Avellino». [Ansa]

Persone citate: Bossi, Ciriaco De Mita, De Mita, Enrico Cuccia, Giorgio La Malfa, La Malfa, Mario Segni

Luoghi citati: Avellino, Roma