Arriva il superparroco Otto messe la domenica di Lodovico Poletto

Arriva il superparroco Otto messe la domenica Vocazioni in crisi, per don Tonino mezza Valchiusella Arriva il superparroco Otto messe la domenica Sarà il primo superparroco della diocesi di Ivrea e forse dell'intero Piemonte. Otto parrocchie da seguire, otto messe da celebrare la domenica, senza contare gli «extra» che per un Eastore di anime significano attesimi, matrimoni e funerali. Eppure don Tonino Pecetta, 46 anni, da otto viceparroco a Bivarolo, nei panni del «super ministro di Dio» non si è ancora calato. Preferisce quelli molto più. modesti del «servo della Chiesa mandato dal suo Vescovo a svolgere la missione pastorale». Lui, grande appassionato di musica organistica e di canto gregoriano, ma anche animatore instancabile di attività giovanili, più che alle dichiarazioni d'intenti si affida alla Provvidenza: «Che il cielo me la mandi buona» dice don Tonino, pensando anche all'inverno ormai vicino che non gli riservi troppa neve sulle strade di quella Valchiusella dove il vescovo ha deciso di mandarlo. Con il suo ministero, da oggi, don Pacetta servirà Traversella, Trausella, Inverso, Drusacco, Brosso, Alice Superiore, Pecco e Lugnacco, quasi mezza Valchiusella. In totale un migliaio di anime distribuite, però, su un teritorio vastissimo. La sua nomina non è stata una sorpresa, almeno per quanto riguarda l'attività che dovrà svolgere. La diocesi di Ivrea, come ormai molte altre della nostra regione, deve fare i conti con la ormai cronica mancanza di sacerdoti. Su 148 parrocchie, 25 sono ancora oggi «scoperte» e l'assistenza spirituale dei fedeli è affidata alla buona volontà e alla disponibilità dei parroci dei centri vicini. Una situazione decisamente grave. Tanto che il vescovo Luigi Bettazzi ha affrontato il tema durante l'assemblea del Consiglio presbiterale. E proprio da monsignor Bettazzi è partito un accorato messaggio al mondo laico affinché i parroci a scavalco vengano aiutati nel loro cammino. «Bisogna sollecitare e preparare i fedeli più disponibili e generosi ad offrire la loro collaborazione per la crescita cristiana delle comunità e per l'animazione delle assemblee liturgiche» ha scritto sul settimanale diocesano II Risveglio popolare. Un appello che riguarda il primo superparroco, ma anche gli altri sacerdoti con più parrocchie. Don Leo Bovis, ad esempio, che da anni è parroco di quattro paesi della Dora Baitea cariavesana: Quincinetto, Borgofranco, Baio Dora e Tavagnasco. Mentre un paio di settimane fa il vescovo ha affidato a don Rodolfo Majerna, parroco di Albiano, anche la cura di Azeglio e a don Maurizio Tocco di Palazzo Canavese quella di Settimo Rottaro. Ma 1'«emergenza parroci» non finisce qui. C'è da risolvere ancora la situazione della Val Soana, dove i sacerdoti sono rimasti due: don Lorenzo Babando e don Giuseppe Rogano, rispettivamente a Ronco e a Valprato. Anche qui, a tempi brevi, dovrebbe arrivare un altro «superparroco». Lodovico Poletto Dalla diocesi di Ivrea super-incarico per don Tonino Pacetta: si occuperà di Traversella, Trausella, Inverso, Drusacco, Brosso, Alice Superiore, Pecco e Lugnacco