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Le urla dell'on. Borghezio Vivace scontro con gli agenti di una volante a Porta Palazzo Le urla dell'on. Borghezio La polizia denuncia per oltraggio il deputato leghista, ma lui si difende «E' vero, gridavo come un pazzo, ma perfargli catturare gli spacciatori» Il deputato della Lega Nord Mario Borghezio è stato denunciato ieri dalla questura per oltraggio. In un sopralluogo antidroga a Porta Palazzo con i commercianti, all'ora di pranzo, ha aggredito verbalmente gli agenti della volante di zona, la Pegaso due, intimando loro l'alt con frasi tipo: «Dovete fermarvi», «E' una vergogna non intervenire», «Forza, scendete dalla macchina». E' pure volata la parola «schifo», non si capisce bene se indirizzata ai due poliziotti o, come assicura adesso Borghezio, alla «situazione di grave degrado in cui versa Porta Palazzo». Certo è un brutto incidente per la Lega, già alle prese con le sdegnate reazioni delle forze politiche e dei sindacati di polizia per l'intervento del consigliere regionale Antonio Bodrero. Nell'aula di Palazzo Lascaris, il poeta piemontese aveva detto: «Magistrati e poliziotti li paghiamo perché si facciano ammazzare, non perché diventino belli grassi». La Procura ha avviato un'inchiesta chiedendo al Consiglio il resoconto stenografico della seduta. Onorevole Borghezio, non le pare che stiate esagerando? «Lo riconosco: in piazza urlavo come un pazzo. Ma se oltraggio significa pretendere dagli uomini delle forze dell'ordine che facciano il loro dovere, allora le dico che nei prossimi giorni compirò di nuovo quel reato. Sì, tornerò a Porta Palazzo. E chiederò pubblicamente che la polizia non stia sulle volanti, ma fra i commercianti». Ma era proprio necessario passare dalla protesta agli insulti, per giunta dopo il brutto scivolone di Bodrero? In fondo quella volante ha arrestato ben 30 persone nell'ultimo mese a Porta Palazzo. «Credo che il collega non abbia usato quei termini. E poi lui è anziano, io sono avvocato, so come ci si deve comportare in questi casi. No, non ho davvero nulla da rimproverarmi». L'onorevole Mario Borghezio ieri sulla piazza della Repubblica poco prima della denuncia